Sale a 95 il numero delle vittime causate dalle alluvioni che hanno travolto la provincia di Valencia. Il bilancio del disastro si aggrava di di ora in ora. I volenti nubifragi cha hanno colpito quest’are della Spagna sono stati innescati alla Dana, il fenomeno noto come ‘Depresion Aislada en Niveles Altos’ e causato dall’incontro tra masse di aria gelida ad alta quota e venti umidi. Tra le vittime ci sarebbero anche quattro bambini che si aggiungono a quelle registrate a Torrent, a Paiporta, a Chiva, a Cheste, a Alfafar e ad Alcudia. Questo, purtroppo, è un bilancio solo approssimativo e secondo le autorità locali è destinato ad aumentare. In otto ore è caduta la stessa pioggia che si registra in un solo anno.
Il governo spagnolo ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, a partire da domani, per le vittime delle alluvioni nel Sud Est del Paese. L’annuncio arriva dal ministro della politica territoriale Angel Victor Torres. Il primo ministro “Pedro Sanchez ha parlato con il re Felipe VI, e gli ha comunicato il decreto di lutto ufficiale di tre giorni, da domani 31 ottobre al 2 novembre”, ha detto Torres in una conferenza stampa alla Moncloa.
Intanto scoppia la polemica politica sulla gestione dell’emergenza da parte del presidente della regione di Valencia accusato di aver sottovalutato la portata dell’alluvione per tutta la giornata. L’amministrazione, come riportano i media locali, non avrebbe comunicato in tempo alla popolazione locale l’imminente alluvione che stava colpendo queste aree geografiche.
Un primo allarme “rosso” è stato lanciato ieri alle 7:00 da parte dell’autorità meteo nazionale (Aemet). Ma solo 11 ore dopo, esattamente alle 20:03, quando tutta la zona era già travolta dell’inondazione, è arrivata sui cellulari dei residenti l’invito urgente della Protezione civile a non muoversi in tutta la provincia. Ma l’allert de meteo, già alle prime ore del mattino, sembrava essere chiaro: rischio meteorologico estremo con “fenomeni non abituali di intensità eccezionale e un rischio molto alto per la popolazione”. In quel momento, Monzon, era a una iniziativa di promozione turistica ed avrebbe sottovalutato la pericolosità delle condizioni atmosferiche che stavano aggredendo la regione.
Ora l’allerta meteo si sposta verso ovest e si teme per tutta l’area di Barcellona che potrebbe essere investita da forti temporali come quelli che hanno ‘distrutto’ Valencia.