Sammy Basso é morto oggi all’età di 28 anni dopo essere stato colto da un improvviso malore mentre si trovava in un ristorante del Trevigiano. Era il più longevo malato al mondo affetto dalla sindrome della progeria di Hutchinson-Gilford, una patologia ultra-rara caratterizzata da “invecchiamento precoce” delle cellule e dell’organismo ma non del cervello. L’annuncio della sua scomparsa è stata data via social dallo staff dell’Associazione Italiana Progeria (A.I.Pro.Sa.B.) che il ragazzo aveva fondato nel 2005 per diffondere le conoscenze sulla propria malattia e per promuovere la ricerca. “Oggi la nostra luce, la nostra guida, si è spenta. Grazie Sammy per averci reso partecipi di questa vita meravigliosa. Ci stringiamo attorno alla famiglia e agli amici nel rispetto del dolore in questo delicato momento di lutto”, si legge nella nota. Scienziato, scrittore e attivista, pochi giorni fa, Sammy aveva vinto il premio Rizzi a Venezia nella categoria “Ambiente e Società” per, “la forza di volontà, lo spirito di sacrificio, il coraggio che lo sostengono: un grandissimo esempio a cui guardare con ammirazione e gratitudine e cercare d’imitare”.