Il leader di Hamas Yahya Sinwar è stato ucciso in un raid su un edificio di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. La conferma arriva dal premier israeliano Benjamin Netanyahu. “Abbiamo messo fine al conto aperto nei confronti di Sinwar, ma la battaglia non è terminata. Noi continueremo con tutte le forze finché gli ostaggi rimasti non saranno riportati a casa. Questa è una promessa. Sinwar ha distrutto le vostre vite e lo ha fatto in diversi modi finché non è stato ucciso. Questa è la fine del potere malvagio rappresentato da Hamas, che non potrà più controllare Gaza”. Da quanto si apprende l’eliminazione del leader di Hamas sarebbe stata casuale e non frutto di una operazione dell’intelligence israeliana. Secondo Ynet una forza di riserva delle IDF che operava nella zona nella zona di Tal Al-Sultan, a Rafah, ha individuato tre uomini armati in un edificio che è stato, poi, colpito da un proiettile di drone/cararmato. Entrambi sono stati ritrovati morti con una notevole quantità di denaro e armi. Con loro non c’erano ostaggi.
Festeggia l’occidente per la morte della mente del 7 ottobre. “Questa è una buona giornata per Israele, per gli Stati Uniti e per il mondo”, dice il presidente degli Stati Uniti Joe Biden commentando l’uccisione di Yahya Sinwar che, “come leader di Hamas è stato responsabile della morte di migliaia di israeliani, palestinesi, americani e cittadini di oltre 30 paesi. Per i miei amici israeliani, questo è senza dubbio un giorno di sollievo e di reminiscenza, simile alle scene viste in tutti gli Stati Uniti dopo che il presidente Obama ordinò il raid per uccidere Osama Bin Laden nel 2011. Israele ha avuto tutto il diritto di eliminare la leadership e la struttura militare di Hamas. Hamas non è più in grado di portare a termine un altro 7 ottobre”, conclude il presidente Usa.