Bari – Uno dei cinque ragazzi in coma è indagato per omicidio stradale

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Da qualche ora, è indagato per omicidio stradale colposo, il 18enne, ricoverato nel reparto di rianimazione del policlinico di Bari che era alla guida della “BMW Mini Cooper” che la notte tra domenica e lunedì, intorno all’una, è uscita fuori strada causando la morte di uno dei cinque passeggeri a bordo, il 18enne, barese, Francesco Damiani e il ferimento degli altri della comitiva. Su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica, Silvia Curione, di turno domenica notte e titolare del fascicolo, gli agenti della corpo di polizia locale del comune di Bari hanno provveduto a sequestrare due telefonini ritrovati a poche decine di metri dalla carcassa dell’auto, uno presumibilmente del conducente per cercare di capire se al momento del terribile e fatale schianto erano o no in uso. Per questo motivo, nelle prossime ore, la procura del capoluogo pugliese dovrà affidare l’incarico ad un informatico forense di effettuare l’esame irripetibile di verifica d’uso temporale dei cellulari sequestrati che se facesse emergere il suo utilizzo al momento dello schianto potrebbe portare gli inquirenti ad attribuire a una distrazione fatale la causa della perdita di controllo del mezzo, probabilmente collegata al mancato rispetto del limite di velocità imposto in quel tratto di strada, caratterizzato da una serie di false curve. La prima ricostruzione dei fatti è arrivata dopo che gli investigatori hanno potuto verbalizzare le versioni dei due feriti meno gravi del gruppo, uno ricoverato nel reparto di chirurgia dell’ospedale “San Paolo” di Bari con una lesione alla milza e l’altro ricoverato con molteplici lacerazioni e traumi multipli all’ospedale “Di Venere” di Carbonara. Secondo i due feriti l’auto non viaggiava a lenta andatura, ma neanche a folle velocità. I cinque giovani, sabato sera, erano stati a una festa in un locale nel centro città a Bari e, poi, a un certo punto avevano deciso di fare in auto come diversivo alla loro nottata di modiva. Il gruppo di ragazzi, di età compresa tra i 18 e i vent’anni, avrebbe raggiunto in auto la fine del lungomare sud della città e mentre stava facendo ritorno verso il centro hanno perso il controllo della loro auto. Sempre secondo le dichiarazioni testimoniali raccolte alla guida c’era il 18enne oggi ricoverato, in coma farmacologico, in rianimazione al policlinico, con prognosi ancora strettamente riservata, mentre la vittima era seduto sul sedile posteriore. Intanto, dai laboratori clinici si attendono i risultati degli esami alcolemici e tossicologici effettuati sui cinque giovani per cercare di capire se, al momento dell’impatto, erano sobri e se non erano sotto l’effetto di sostanze stupefacenti magari assunte durante la festa o qualche ora prima. Dalla procura si attende, anche l’affidamento dell’incarico peritale tecnico per acquisire un parere sulla eventuale dinamica dell’incidente, consulenza che partirà proprio dai rilievi fatti, subito dopo l’incidente dagli agenti della polizia locale barese. L’incidente si è verificato sul lungomare di corso Trieste a sud del capoluogo pugliese, nel tratto che divide le spiagge comunali di “pane e pomodoro” e “torre Quetta”, nel tratto tra via Di Cagno Abbrescia e via Balestrero, con il mezzo che dopo aver sfondato la ringhiera di recinzione del marciapiedi si è ribaltato non meno di tra volte prima di arrestarsi sui cespugli a pochi metri dalla battigia. Nell’impatto, due dei cinque ragazzi, tra cui la vittima sono rimasti incastrati tra le lamiere, mentre gli altri, a causa del tremendo impatto, sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo finendo a pochi metri dalla carcassa dell’auto che nel frattempo era diventato un groviglio di ferraglia. Per estrarre i due feriti, i vigili del fuoco del comando provinciale di Bari hanno dovuto lavorare per diverse ore, tempo che probabilmente, insieme ai traumi riportati è stato fatale per il giovane barbiere 19enne del quartiere san Paolo di Bari che è morto qualche ora dopo su un letto dell’ospedale “Di Venere” di Carbonara. I funerali del giovane verranno celebrati domani mattina nella chiesa della parrocchia di “San Paolo apostolo”, nel quartiere dove il giovane viveva e lavorava  da qualche mese come aiuto barbiere.

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