Gli osservatori internazionali temono che la riconferma del partito di governo possa spegnere definitivamente l’ambizione di aderire all’Unione Europea anche alla luce dell’approvazione della nuova legge di ispirazione moscovita sulle influenze straniere. Per queste ragioni la tornata elettorale di domani è considerata decisive per il futuro del Paese, diviso tra l’aspirazione di aderire all’UE e l‘influenza della Russia. L’attuale partito al potere di ispirazione filorusso governa da dodici anni. L’opposizione, invece, la cui leadership è affidata alla presidente filo europea Salome Zourabichvili sostiene che queste elezioni rappresentano un bivio storico per la Georgia che porta o alla Russia o all’Europa. Alla vigilia del voto l’aria che si respira è molto tesa e carica di aspettative, soprattutto, dopo che la presidente Zourabichvili non ha voluto sottoscrivere leggi molto restrittive varate dall’esecutivo e ispirate da Mosca che hanno come obiettivo i media, la comunità Lgbtq+ e le Ong. Proposte legislative, queste che secondo l’UE minano i diritti fondamentali dei georgiani e che sicuramente avrebbero gravi ripercussioni sul percorso che la Georgia sta compiendo per entrare nel blocco.