Ieri la Carta di San Francisco, ha compiuto 79 anni, lo statuto dell’organizzazione adottato nella città californiana nel 1945. E proprio ieri il suo Segretario Generale, Antonio Guterres , celebra il compleanno a Kazan, dove si è svolto il vertice del Brics, accolto da Vladimir Putin, il Presidente russo che ha ordinato l’ invasione dell’ Ucraina nel febbraio del 2022, in violazione dei principi dei quali le Nazioni Unite sono garanti. Per non parlare del mandato di cattura internazionale che pende sul presidente russo , emesso dalla Corte penale internazionale, anch’ essa parte del Corpo delle NU. Con questo non vogliamo sostenere che il segretario generale doveva rifiutare l’ invito del Brics, del quale , peraltro, fanno parte due autorevoli membri del Consiglio Permanente, quali Russia e Cina, ma perché ha peccato di sensibilità politica , andando, con la sua presenza, a certificare il successo diplomatico del Cremlino. Tutti ricordiamo i ripetuti veti sull’ Ucraina di Russia e Cina, che hanno minato la residua credibilità dell’ ONU. E a tal riguardo Guterres si è comportato, potremmo dire, da ignavo, così come in questa riunione del Brics , dove, si è limitato a dire:” c’ è bisogno di una pace giusta”. Stesso atteggiamento pilatesco e ambiguo l’ ha adottata per la crisi mediorientale, dove, dopo il 7 ottobre, Guterres è apparso incerto, inopportuno, a cominciare da quando, subito il massacro di Hamas, non espresse subito la solidarietà ad Israele, nonostante il 7 ottobre, affondi le sue radici, nell’occupazione ultra decennale dei territori palestinesi, ma in quel momento Israele era stata attaccata. Da qui nasce da parte del governo ebraico la dichiarazione che Guterres è persona non gradita. Per onestà intellettuale non possiamo addossare tutte le colpe al Segretario Generale, che pur senza eccezionali qualità politiche e diplomatiche, continua a svolgere un grande lavoro attraverso le molteplici agenzie dell’ ONU. Il problema è strutturale. Le Nazioni Unite non rappresentano più il mondo. Nate alla fine della seconda guerra mondiale, sono rimaste come cristallizzate, prigioniere del Consiglio Sicurezza, oggi diventato anacronistico, dove i cinque membri permanenti , abusano del diritto di veto a difesa di interessi personali o dei propri alleati. All’ Interno è in atto uno scontro tra il mondo orientale e quello occidentale: Cina e Russia da una parte, Stati Uniti, Francia e Regno Unito, dall’ altro. Il Consiglio di sicurezza, possiamo dire, ha un problema di legittimità, che alla fine incide sulla sua efficacia. Di fatti non è mai riuscito ad evitare i conflitti. Senza una radicale riforma, che lo apra ad una più adeguata rappresentanza dell’ Asia, Africa e America Latina, tale organismo rimarrà paralizzato, condannando l’ ONU all’ inefficacia e alla marginalizzazione. Il risultato sarà che di fronte ad ogni conflitto si laverà le mani o quantomeno farà la parte del convitato di pietra, non ci porterà né in paradiso, ma non potrà evitarci l’ inferno.
Onu marginalizzata
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