Gli Stati Uniti, dopo i tentativi di elusione di Mosca, impongono con sanzioni alla Russia. Il provvedimento arriva dai dipartimenti del Tesoro e di Stato degli Stati Uniti che hanno aggiunto alla lista delle sanzioni contro la Russia circa 400 aziende e persone provenienti da Turchia, India, Cina, Bielorussia e una decina di altri Paesi. Nel mirino degli States quattrocento aziende e imprese in Cina, Russia, India, oltre che in una dozzina di altri Paesi con una nuova ondata di sanzioni, accusandole di fornire prodotti e servizi che consentono le azioni militare russe e la aiutano a eludere le misure punitive. Il provvedimento punisce i cosiddetti “Paesi terzi” accusati di fornire assistenza materiale alla Russia o di aiutare la Cremlino a eludere le migliaia di sanzioni imposte al Paese dopo l’avvio del conflitto, a febbraio del 2022, con l’Ucraina. Nel mirino degli USA 274 aziende accusate di fornire a Mosca tecnologia avanzata, e aziende di difesa e manifatturiere con sede in Russia che producono o rifiniscono prodotti militari che sostentano gli armamenti utilizzati contro l’Ucraina. Oltre alle restrizioni economiche sono scattate, anche, sanzioni diplomatiche nei confronti di diversi alti funzionari del ministero della Difesa russo, oltre che nei confronti di società di difesa, di un gruppo di società con sede in Cina che esporta beni a doppio uso che colmano le lacune critiche dell’industria militare russa, e di strutture e persone in Bielorussia legati al sostegno del regime di Lukashenko all’industria della difesa russa. Wally Adeyemo, il vicesegretario al Tesoro ha fatto sapere che gli Stati Uniti e i loro alleati “sono inflessibili nella determinazione a diminuire e degradare la capacità della Russia di equipaggiare la sua macchina da guerra e a fermare coloro che cercano di aiutare i loro sforzi attraverso l’elusione o l’evasione delle nostre sanzioni e dei controlli sulle esportazioni”.