Il risultato del voto in Liguria si presenta al centro sinistra,come un’ occasione per riflettere sul suo futuro. Il tema va affrontato con pragmatismo e autocritica e soprattutto farsi sentire dalla gente, vicini. Partendo da alcuni punti fermi, non si può negare che il PD in Liguria e in particolare nel capoluogo, ha riportato un successo elettorale, nonostante la debacle dei 5 Stelle; la spinta a radicalizzare esempre più a sinistra l’ asse dell’ alleanza; la mancanza di un’ area moderata centrista, con l’ esclusione di Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda. Certo la colpa non può essere addossata solo a Giuseppe Conte che ha parecchie responsabilità, ma non tutte. La ragione di ciò va ricercata nella linea politica imposta da Elli Schlein al partito che non si può, semplicemente, ricondurre al caso Renzi. Fino ad oggi , il vertice del PD non ha mai cercato la spinta verso idee riformatrici d’ impronta liberal-democratica; si sono volutamente ignorare, perché in questo modo si è liberato il Partito da un certo numero di personaggi della vecchia guardia che si identificavano in quelle idee. La stessa apertura a Renzi qualche mese fa, è apparsa un’ idea non maturata , per cui si è infranta difronte al muro contiano.Del resto Conte è stato esplicito nel ribadire la sua linea radicale che vorrebbe imporre al Pd. A questo punto la Schlein si trova dinanzi ad un bivio: o forte della crescita di consensi in tutto il Paese , impone ai 5 Stelle la sua leadership costringendo Conte ad un accordo e alla rinuncia al ruolo di spina nel fianco , oppure l’ alleanza cadrà definitivamente. In questa ipotesi Conte sa che sarebbe ulteriormente penalizzato in termini di consensi. Quindi il PD dovrebbe contare sui suoi voti e rivolgersi al ceto medio che è sempre più bisognoso di essere rassicurato e non bistrattato. In effetti questo è la linea che piace ai centristi. Allora si potrebbe aprire una trattativa con Renzi, Calenda e +Europa: i loro modesti consensi potrebbero diventare interessanti per un nuovo cammino politico. Ma sarà perseguibile questa strada? Ad un attento sguardo , oggi, degli assetti partitici, direi di no. E’ probabile che si tenti il recupero dei 5 Stelle di Conte, nella speranza che la sconfitta elettorale in Liguria li induca ad una attenta riflessione in tema di alleanze e ad una maggiore disponibilità. Alla Schlein non resta che mostrare la sua leadership. Meglio tardi che mai.
Il voto in Liguria, un’occasione per riflettere
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