A pochi giorni dalle presidenziali ha fatto notizia in queste settimane la nascita del primo Comitato pro Trump: che ha sede a Roma nella sede del Cis (Centro iniziative sociali a piazza Tuscolo/ viale Etruria). E’ stato voluto da Domenico Gramazio, animatore della storica sede della destra romana intitolata ad Alberto Giaquinto, il giovane militante di destra ucciso nel 1979. Direttore del periodico “Realtà Nuova” e promotore di svariate iniziative di carattere culturale e librario Gramazio è soddisfatto delle moltissime adesioni ricevute e dal filo diretto che è riuscito ad instaurare con gli italiani che vivono negli Usa, al quale il comitato pro-Trump – presieduto da Pietro Giubilo, già sindaco di Roma- ha inviato una lettera.
L’iniziativa- spiega Domenico Gramazio- vuole essere un contributo a far capire in che direzione sta andando e vuole andare l’Occidente. L’Occidente deve andare verso una ripresa- dice facendo riferimento a un’altra elezione che ha segnato la politica internazionale: le scorse Europee. “Nel giugno scorso abbiamo battuto le sinistre, ora vogliamo battere le sinistre americane. Lo possiamo fare con l’ impegno dei tanti operatori politici che si sono stretti attorno a Donald Trump per dare vita all‘America della pace“. Questo aspetto è uno dei punti fondamentali che ha animato la nascita del Comitato: la pace. “Sono stati i presidenti democratici -ricorda Gramazio – i veri protagonista delle guerre nel mondo”.
Pietro Giubilo, ricorda come sia nata l’idea del comitato: “Proprio all’indomani del primo attentato a Trump, ci siamo resi conto come l’America sia stata a pochi millimentri dallo scoppio della guerra civile. E questo poteva avere riflessi su tutta l’Europa e nel mondo. Per cui la solidarietà a Trump per noi era un fatto importante, sostanziale. Questa candidatura ha poi trovato l’appoggio di personalità che per noi sono molto importanti: il figlio Robert Kennedy, presidente vittima di un atroce attentato; Elon Musk, che più di altri imprenditori americani intravede il futuro americano; JD Vance, l’uomo che cresce nella parte più povera degli Stati Uniti e conferma la visione del ‘sogno americano’. Trump riprende il ruolo dell’economia produttiva, che crea ricchezza e lavoro, rispetto all’economia condizionata dalla finanza”.
Lettera del Comitato pro Trump agli italo-americani
“Abbiamo inviato una lettera a tutti gli italo-americani che hanno le loro origini nel Lazio. E la loro risposta è stata soddisfacente, al punto da lasciar intravedere uno spostamento a destra dell’asse politico Usa rispetto al passato- ci dice Gramazio- . Mentre tradizionalmente gli italo-americani hanno sempre votato a sinistra, dai nostri riscontri l’asse si sta decisamente spostando a destra”.
“Questa importante elezione, secondo noi, – è l’incipit della missiva- non riguarda solo il futuro della Nazione americana; ma risulterà decisiva per gli interessi dell’Italia, nostra Patria comune, e per la Nuova Europa che si va affermando nel nostro Continente. Riteniamo, infatti, necessaria una America di nuovo forte che, con la ripresa produttiva, riaffermi il sogno americano: cioè la possibilità per tutti coloro che si impegnano nel lavoro, di costruire un futuro per sé e la propria famiglia; un’America che difenda i propri confini, riporti la pace nel mondo: ritrovi i principi e i valori sui quali venne fondata, guidando, di nuovo l’Occidente”.
“Abbiamo costituito il Comitato Nazionale Pro Trump – prosegue la lettera- ritenendo che al candidato repubblicano si dovesse esprimere la forte solidarietà dei cittadini italiani per gli attentati di cui è stato oggetto; ma soprattutto, perché certi che, con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, l’America tornerà ad essere grande. Vi esortiamo, quindi, a partecipare al voto; convincere altri corregionali, assicurare, con la vostra azione, il pieno rispetto della volontà degli elettori. Come abbiamo sconfitto qui in Italia la sinistra e portato Giorgia Meloni alla guida del Governo, anche voi, votando per Donald Trump, impedirete alla sinistra di governare gli Stati Uniti. Certi delle motivazioni politiche per votare Donald Trump vi giunga, con il cuore, il nostro saluto e la solidarietà degli italiani”.