“Continua la tragicomica commedia targata Pd, con il partito nazionale che aveva votato in Parlamento contro il terzo mandato e il Pd campano che vota in Consiglio regionale a favore di De Luca”. Lo afferma in una nota il senatore sannita di Fratelli D’Italia, Domenico Matera. “Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere. Purtroppo per noi, però, a non ridere sono i campani dopo dieci anni di governo De Luca che non ha fatto, ovviamente, nulla di quello che era stato promesso. Ricordiamo ancora – prosegue Matera – le sporadiche passerelle elettorali nelle aree interne, dove si prometteva la luna e oggi ci troviamo al punto di partenza, basti pensare alla mancata riapertura dell’Ospedale di Sant’Agata de’ Goti o alla linea ferroviaria ex Valle Caudina chiusa senza vergogna da ormai cinque anni. Per De Luca i cittadini campani sono solo utili al mantenimento del suo potere e questo blitz per il terzo mandato a Palazzo Santa Lucia lo dimostra, adducendo alla base fantasiose interpretazioni della legge che ovviamente vanno a suo favore, oltre a una serie di misure come lo sbarramento al 2.5% o la non eleggibilità dei sindaci dei piccoli comuni che vanno a penalizzare il territorio solo per prepararsi alla sua personale guerra con il Pd. Una pagina vergognosa – conclude Matera – di utilizzo politico delle istituzioni”.
“Siamo ai saldi di fine stagione per la Regione Campania. De Luca si fa approvare un terzo mandato che è il terzo mondo delle Istituzioni ed aspettiamo sempre di sapere cosa ne dice la Schlein, visto che il Pd in Parlamento ha votato contro questa ridicola manifestazione secondo la quale è riconosciuto il divieto di terzo mandato ma si applicherebbe solo dopo De Luca. Si aggiunge una legge elettorale truffa, fatta su misura per salvaguardare le esigenze dell’attuale Governatore e dei suoi Consiglieri Regionali di maggioranza: uno sbarramento al 2,5% e’ una soglia ridicola che definirei da posologia istituzionale; sindaci dei piccoli comuni messi nella condizione di fatto di non potersi candidare; dimezzamento del numero di firme necessarie per presentare liste civiche. Quindi tutte norme sartoriali per la condizione politica di De Luca e dei suoi consiglieri. Il diritto a candidarsi dei sindaci dei piccoli comuni e’ stato barattato con il diritto alla sopravvivenza dei Consiglieri Regionali uscenti. L’Anci non deve solo denunciare ma i Sindaci se ne debbono ricordare alle elezioni non sostenendo De Luca ed il Pd che li ha estromessi dalla vita democratica. Le poche firme servono a De Luca per comporre le sue liste fai da te nell’ipotesi di cacciata dal Pd. Una soglia al 2,5% e’ come non avere alcuna soglia e l’eliminazione della soglia di coalizione si adatta ad uno scenario che è già previsto come tripolare. Insomma una porcheria senza precedenti in cui le regole del gioco vengono piegate alla convenienza del momento di De Luca e della sua maggioranza. Voglio ringraziare i Consiglieri Regionali di Fratelli d’Italia e del centrodestra che hanno presentato emendamenti per eliminare l’immorale voto disgiunto, per inserire una vera soglia di sbarramento anti frammentazione e ridare possibilità ai sindaci esclusi di concorrere. Tutti emendamenti bocciati in Commissione ma alle urne saranno bocciati De Luca, il Pd e i diversamente Pd. Pensano a risolvere i loro problemi esistenziali e non quelli dei campani”. Lo dichiara il Senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Commissario Regionale del Partito.