Meloni riceve Mark Rutte, nuovo segretario generale dell’Alleanza Atlantica

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Il ruolo della Nato di fronte alle sfide del nostro tempo, la necessità del rafforzamento del pilastro europeo dell’Alleanza, il sostegno all’Ucraina sono stati al centro del colloquio a Palazzo Chigi tra il premier Giorgia Meloni e il nuovo segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Mark Rutte. Si tratta della seconda visita di Rutte in Italia nel giro di poche settimane: il segretario generale della Nato aveva già partecipato al G7 Difesa di metà ottobre. Un inedito voluto dalla presidenza italiana proprio alla luce del particolare momento storico in corso. “Tutti sappiamo che è necessario che la Nato sia sempre più capace di evolvere per essere all’altezza di un tempo che intorno a noi sta cambiando”, ha detto Meloni nel corso delle dichiarazioni congiunte alla fine del vertice. “Ci sono nuove sfide che sono inevitabilmente legate al concetto di difesa e di sicurezza, dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale fino ai domini di guerre che diventano sempre più ibride. E quindi – ha sottolineato il premier – l’interconnessione necessaria nelle competenze dell’Alleanza è fondamentale, serve una capacità di rimettersi continuamente in discussione”.

Dopo l’incontro con Meloni, Rutte si è recato al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In serata, poi, l’incontro con i rappresentanti dell’industria della difesa, un campo nel quale l’Italia, ha sottolineato Meloni, “rappresenta un’eccellenza internazionale riconosciuta da tutti”.

Meloni ha potuto rivendicare anche il ruolo leader dell’Italia all’interno della Nato, “per la qualità e la quantità della nostra azione”. Roma è, infatti, “il primo contributore in termini assoluti alle operazioni e alle missioni dell’Alleanza Atlantica e quindi anche ovviamente al bilancio della Nato” ed è presente su tutti i fronti più caldi, dal lato orientale dell’Alleanza al Mediterraneo. Il premier quindi ha voluto rinnovare il suo ringraziamento agli uomini e alle donne impegnati nelle missioni internazionali per la “credibilità che conferiscono alla nostra Nazione e per la credibilità dell’Alleanza che contribuiscono a creare”.

«Rafforzare la difesa è una priorità della Nato, oltre a quella legata alla capacità industriale, annuncio con favore gli 8,2 miliardi di euro che l’Italia investirà per il rinnovamento della strumentazione delle proprie forze armate», le parole del segretario generale della Nato. «L’Italia è un alleato storico, forte e che contribuisce in moltissimi modi alla sicurezza atlantica – ha esordito Rutte -. Voglio ringraziare il primo ministro Meloni per il suo grande sostegno all’Ucraina. La priorità di quest’alleanza è rinforzare la nostra difesa, per tenere al sicuro il nostro miliardo di persone, un dovere della Nato. Stiamo rafforzando la nostra capacità industriale, producendo più navi, missili e proiettili. Un’operazione – prosegue – che deve essere svolta in maniera veloce ai fini della deterrenza e per sostenere l’Ucraina. Annuncio con favore gli 8,2 miliardi di euro che l’Italia investirà per i nuovi carri armati e per il rinnovamento della strumentazione delle forze armate – dichiara Rutte -. L’industria della difesa italiana è vitale per la nostra base Nato, incontrerò infatti i loro rappresentanti per ribadire questa centralità».

Il presidente del Consiglio, anche in forza del ruolo di primo piano che l’Italia ha nella Nato, ha messo sul tavolo del colloquio il tema del rafforzamento dell’Alleanza nel suo complesso, con particolare attenzione alla necessità che “al pilastro nordamericano si affianchi a un solido pilastro europeo”. Si tratta di una visione, ha chiarito Meloni, “che condividiamo con il nuovo Segretario Generale e condividiamo il fatto che è essenziale per tutti noi lavorare a un’industria europea della difesa che sia innovativa, che sia competitiva, che sfrutti la complementarietà tra la Nato e l’Unione europea”. “C’è ovviamente tanto da fare. L’Italia – ha ribadito Meloni – farà la propria parte, come ha fatto finora, per continuare uniti a difendere quei valori che guidano l’Alleanza da 75 anni, garantendo ai nostri popoli pace e sicurezza”. “Quindi grazie davvero, Mark, per essere qui e ancora in bocca al lupo: puoi sempre contare sul sostegno dell’Italia”, ha concluso Meloni, ricevendo a sua volta il ringraziamento da Rutte per il sostegno all’Ucraina e per il ruolo all’interno dell’Alleanza.

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