Quella subita da Kamala Harris è una sconfitta bruciante, sulla quale i democratici americani – e non solo – hanno molto da riflettere. Fatta eccezione per le donne afroamericane (l’unico gruppo elettorale che l’ha sostenuta compattamente), la candidata dem non è riuscita a conquistare nessuno dei segmenti su cui la sua campagna aveva puntato: non le donne in generale, non le minoranze, non i giovani. Un fallimento così trasversale è il frutto di una mancata sintonizzazione con quelli che – come indicavano da tempo i sondaggi d’opinione – sono i problemi percepiti come più urgenti dai cittadini, a cominciare dalla frustrazione per l’aumento del costo della vita. La campagna di Harris ha scelto di concentrarsi su temi come la difesa della democrazia e la tutela dell’accesso federale all’aborto, evidentemente sopravvalutando la loro rilevanza presso un elettorato stanco, arrabbiato e impaurito.
Le presidenziali 2024 hanno visto il flop di storiche roccaforti democratiche. Donald Trump ha vinto nettamente le elezioni contro la rivale democratica. A certificare la portata del trionfo del tycoon anche alcuni ‘scalpi’ storici in contee che per decenni, se non addirittura secoli, sono state roccaforti democratiche.
Il flop di Kamala Harris in roccaforti storiche dei democratici
Trump è diventato il primo repubblicano dal 1892 a vincere nella contea di Starr, in Texas: la più ispanica degli Usa con oltre il 97% di popolazione latina, dove i repubblicani non vincevano da oltre un secolo. Kamala non è riuscita a legittimare un primato storico per i democratici.
La straordinaria vittoria in Texas: i repubblicani non vincevano da oltre un secolo
La svolta repubblicana della ‘Valle del Rio Grande’, nel Texas meridionale, una regione storicamente democratica, è un fenomeno che va avanti da diversi anni. Tra le cause principali c’è la percezione che le amministrazioni dem abbiano trascurato la regione. Molti residenti, soprattutto di origini latine, sentono che sia stato dato per scontato il loro sostegno e non si sia risposto adeguatamente alle loro preoccupazioni, specialmente in tema di sicurezza e sostegno economico. In particolare, la retorica repubblicana incentrata sulla sicurezza dei confini e sul sostegno alle forze dell’ordine ha risuonato con gli elettori, visto che il ‘Border Patrol’ è anche tra i principali ‘datori di lavoro’ nella regione. Inoltre, l’economia della zona, in gran parte basata sul settore energetico, si è trovata in difficoltà negli ultimi anni, portando molti a vedere le politiche repubblicane, considerate più favorevoli all’industria petrolifera, come una soluzione alle incertezze occupazionali.
La contea di Carlton, in Minnesota
Trump è anche il primo candidato repubblicano alla presidenza dal 1928 a vincere nella contea di Carlton, in Minnesota, seppur con un ristrettissimo margine su Harris. Nello Stato cuore del ‘Blue Wall’ e patria del candidato alla vicepresidenza dem Tim Walz, dove i repubblicani non hanno la maggioranza da Richard Nixon nel 1972 (e in cui Harris ha vinto con il 51,2%), Trump è riuscito a ‘strappare’ quattro contee senza perderne nessuna rispetto al 2020. Insomma, una débacle su tutta la linea per Kamala Harris.