Il Parlamento europeo voterà la prossima Commissione il 27 novembre. C’è ancora tempo. L’ Aula è pienamente impegnata a far entrare in carica la nuova Commissione. Questa è una nostra responsabilità e la prendiamo molto seriamente. Soprattutto se guardiamo a ciò che sta accadendo nel mondo”. Parola di Roberta Metsola, presidente dell’Europarlamento, per spegnere le polemiche sullo stallo di questi giorni. Un impasse creato dai veti incrociati nella maggioranza e dal ricatto dei socialisti che osteggiano la nomina di Raffaele Fitto alla vicepresidenza esecutiva.
“I primi mesi di ogni nuova legislatura sono sempre difficili – ha sottolineato Metsola – ma ciò che è importante è lavorare assieme. Abbiamo bisogno di stabilità in tempi di cambiamento. Detto questo, il nostro lavoro continua. Le decisioni vengono prese, i processi legislativi sono in corso. Ciò che i cittadini si aspettano da noi è che continuiamo a fornire aiuti all’Ucraina, alla competitività europea e al prossimo bilancio a lungo termine dell’Ue”. La partita per le nomine dei sei vicepresidenti della Commissione Ue è diventata più complicata del previsto.
Al momento i socialisti (con il Pd) continuano la crociata contro Raffaele Fitto (sì a commissario, no a vicepresidente) e, dopo aver chiesto alla presidente della commissione di rivedere la nomina, hanno minacciato di far mancare i voti in plenaria.
“Credo che si debba lavorare nell’interesse dell’Europa. Non si può perdere tempo per capricci di questo o quel partito”. Così Antonio Tajani commentando la fumata nera. “Fitto ha le carte in regola per fare il commissario e il vicepresidente esecutivo, lo hanno riconosciuto tutti. Quindi – aggiunge il ministro degli Esteri – credo sia giusto andare avanti per poterlo avere operativo, insieme a tutta quanta la Commissione, quanto prima possibile. Non si può dire di essere europeisti soltanto quando le cose vanno come gli piacciono. Non si può essere europeisti a la carte, l’Italia ha indicato Fitto, la Commissione europea ha scelto, attraverso la sua presidente, Fitto come vicepresidente esecutivo. Se si è europeisti bisogna avere un rapporto europeista e non di partito con la Commissione europea”.