IsICult Analizza i Curricula dei Candidati al Cda della Rai

L’Istituto italiano per l’Industria Culturale, IsICult, ha diffuso un rapporto esaustivo attraverso il quotidiano online “Key4biz” diretto da Luigi Garofalo, che analizza i 72 curricula dei candidati al Consiglio di Amministrazione (Cda) della Rai. Questi candidati hanno risposto all’avviso pubblicato entro il termine del 20 aprile 2024, annunciato sui siti web della Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica e della Rai stessa. L’IsICult si propone di dissipare la confusione emersa in merito al numero totale dei candidati, precisando che sebbene siano state inviate 70 candidature a Montecitorio e 51 a Palazzo Madama, il totale dei candidati è di 72. La maggioranza dei candidati si è proposta sia alla Camera sia al Senato, mentre solo due sono esclusivi del Senato. Lo studio evidenzia che su 72 candidati, 49 hanno trasmesso il proprio curriculum sia alla Camera sia al Senato, mentre 21 solo alla Camera e 2 solo al Senato. Un’analisi complessa che lascia perplessi i ricercatori. L’IsICult, guidato da Angelo Zaccone Teodosi, sta elaborando un rapporto in corso d’opera per aiutare i parlamentari e la società civile a valutare le candidature. Questo sforzo mira a superare le pratiche opache del passato, quando i nomi venivano scelti dalle segreterie di partito poco prima delle votazioni in aula. In particolare, il rapporto sottolinea che su 72 candidati, solo il 29% sono donne e solamente due sono giovani under 35, riflettendo un modesto interesse dei giovani verso la Rai. Sul fronte delle professioni prevalenti, emerge che su 72 candidati, 14 sono professori universitari, 5 sono docenti universitari, 10 sono dirigenti d’azienda, 9 sono giornalisti e 4 sono avvocati. Si nota anche la presenza di 6 ex politici, principalmente nel centro-destra. Angelo Zaccone Teodosi solleva anche il quesito riguardante l’assenza di rappresentanti della Società Italiana degli Autori e Editori (Siae) tra i candidati, considerando il ruolo significativo che la Siae riveste nel panorama culturale italiano. Zaccone propone, infine, un ciclo di audizioni davanti alla Commissione parlamentare di Vigilanza, presieduta da Barbara Floridia (M5s), come strumento di valutazione comparativa e innovativo, orientato verso trasparenza, meritocrazia e democrazia.