Il 57,4% degli italiani si sente minacciato dagli stili di vita dei migranti. In Inghilterra Muhammad è il nome più frequente

Date:

Una società turbata dalle crisi internazionali, in continuo cambiamento e preoccupata dai contraccolpi per i flussi migratori. È la fotografia scattata dal Rapporto Censis 2024. Oltre al cambiamento climatico e agli esiti della guerra in Medioriente è il tema dei migranti a costituire un capitolo importante del report. “Le questioni identitarie tendono a sostituire le istanze delle classi sociali tradizionali. E assumono una centralità inedita nella dialettica socio-politica”, si legge. E lo dimostrano i numeri: il 57,4% degli italiani si sente minacciato da chi vuole radicare nel nostro Paese regole e abitudini contrastanti con lo stile di vita italiano. Ma non basta, c’è anche un 38,3% di nostri connazionali che si sente minacciato da chi vuole facilitare l’ingresso nel Paese dei migranti. E un 29,3% vede come un nemico chi è portatore di una concezione della famiglia divergente da quella tradizionale.

Tuttavia “negli ultimi dieci anni, sono stati integrati quasi 1,5 milioni di nuovi cittadini italiani, che prima erano stranieri”. E in questo può sorprendere constatare che l’Italia si collochi al primo posto tra tutti i Paesi Ue per quantità di cittadinanze concesse (213.567 nel 2023). Capitolo a parte l’istruzione o quella che viene definita “la fabbrica degli ignoranti”, dal quale emerge che la mancanza di conoscenze di base “rende i cittadini più disorientati e vulnerabili”. Sotto la lente anche il “divorzio” tra città e campagne, soprattutto sotto il profilo dei servizi (pubblici e privati). Se in media in Italia le famiglie hanno difficoltà a raggiungere una farmacia (13,8%, pari a 3,6 milioni) o per accedere a un Pronto soccorso (50,8%, circa 13 milioni), nel caso dei Comuni fino a duemila abitanti le difficoltà riguardano rispettivamente il 19,8 e il 68,6% dei nuclei familiari.

Altra realtà preoccupante la si vede spostandosi in Inghilterra dove Muhammad diventa il nome più frequente. Sono ben lontani i tempi dei sempre noti “Charles”, “Jack”, “John” e “George”, i grandi spostamenti dovuti alle migrazioni hanno rimpiazzato la cultura dei nomi inglesi per i bambini.

Nel 2012 il nome Muhammad si trovava soltanto al ventesimo posto tra i nomi scelti dai genitori per i propri bambini in Gran Bretagna, ma nei successivi 12 anni ha iniziato la sua scalata fino ad arrivare in cima alla classifica. Già nel 2016 aveva raggiunto i primi 10 posti tra i nomi più popolari in un’Inghilterra che adesso perde la propria identità di una tradizione che ha indubbiamente molti in comune con il Medio Oriente e con l’Islam. In base ai dati attuali, Muhammad è il nome più noto tra i ragazzi in 4 regioni su 9 in base ai dati attuali.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Condividi post:

Sottoscrivi

Popolare

Articoli Correlati
Articoli Correlati

Bergamo, la speleologa Ottavia Piana estratta dalla grotta

Dopo 83 ore la speleologa 32enne è stata estratta...

Furti di auto ed estorsioni nel Catanese, 12 misure cautelari

I militari del comando provinciale dei carabinieri di Catania,...

Porto di Genova, operaio morto e uno ferito: proclamato lo sciopero di 24 ore

Grave incidente sul lavoro la scorsa notte al porto...

Von der Leyen: “Domani chiederò più aiuti a Kiev su energia”

"La sfida più immediata è il sistema energetico dell'Ucraina....