L’inquilino dell’Eliseo, sempre più in piena crisi politica interna, prima dell’evento di riapertura di Notre-Dame, riceve Trump e Zelensky. Un trilaterale improvvisato con Trump e Zelensky. In una capitale francese che ha ospitato personalità e leader di tutto il mondo per la riapertura dell iconica cattedrale restaurata dopo il terribile incendio del 2019, il presidente francese cerca di approfittare per darsi un tono internazionale accogliendo, ieri, Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Un’occasione per Macron di pavoneggiarsi posando con tante strette di mano intervallate e pacche sulle spalle che certamente non basteranno al camaleontico presidente francese per superare le grandi beghe politiche interne di una Francia che è sempre più francese. Sarà, anche per questo che il tycoon, appena giunto all’Eliseo ha parlato di mondo che è diventato “un po’ pazzo” anche se poi come da protocollo si è detto onorato dell’invito ricordando, però, le grandi relazioni mantenute, in passato, dagli Usa con la Francia che non è certo quella macroniana di oggi. Il neo presidente a stelle e strisce per glissare la discussione politica mondiale si è concentrato sullo storico monumento parigino dichiarando che il suo recupero è “un lavoro meraviglioso per assicurare che Notre-Dame sia stata riportata al suo pieno livello di gloria, e anche di più. Sarà un giorno molto speciale per tutti”. Del resto come è possibile pensare che un presidente Usa possa volare oltreoceano per affrontare problematiche di geopolitica mondiale ai margini della riapertura di un monumento? Solo una mente come quella di Macron poteva pensare che ciò accadesse. In questo ambiguo contesto e clima è arrivata in un disperato tentativo di egoistico recupero soprattutto nell’interesse del suo Paese la dichiarazione del presidente Ucraino, Zelensky che ha dovuto tagliare corto dicendo: “il presidente Trump(con il quale prima d’ora non aveva mai avuto a che fare) è, come sempre, risoluto. Lo ringrazio. Estendo la mia gratitudine anche a Emmanuel per aver organizzato questo importante incontro. Vogliamo tutti che questa guerra finisca il prima possibile e in modo giusto. Abbiamo parlato della nostra gente, della situazione sul campo e di una pace giusta. Abbiamo concordato di continuare a lavorare insieme e di rimanere in contatto. La pace attraverso la forza è possibile.
Francia: Macron tenta di giocarsi la carta internazionale per cercare di recuperare una leadership perduta in casa
Date: