Stamattina, Gideon Saar, il ministro degli Esteri israeliano, in nome e per conto del primo ministro dello stato di Israele ha comunicato ufficialmente alla comunità internazionale che le truppe militari israeliane, nello scorso fine settimana, in previsione del golpe e nell’incertezza del suo risultato ha messo a segno diversi raid missilistici che hanno neutralizzato i depositi di “armi chimiche” in Siria, anche per evitare che i pericolosi armamenti potessero finire nelle disponibilità dei ribelli islamisti radicali che ieri hanno rovesciato il governo di Bashar al-Assad.