- Palazzo Reale (o Palazzo dei Normanni) – Palermo
- Dal 12 dicembre 2024 al 4 maggio 2025 (escluso 25 dicembre e 1 gennaio)
- Visitabile dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 16.30. Domenica e festivi, dalle 8.30 alle 12.30
- Consulta i costi nell’articolo
- Biglietti acquistabili online sul sito della Fondazione Federico II o fisicamente nella biglietteria (in piazza della Vittoria, 23). Maggiori info chiamando il numero 091 7055611 (dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00)
- “Piccola testa di donna incoronata di fiori” – Pablo Picasso
Dipinti, litografie, linoleografie, acquetinte, acqueforti, ceramiche, puntesecche, opere straordinarie. Arriva in Sicilia un importante e variegato corpus di opere in grado di raccontare Pablo Picasso a tutto tondo: sia l’artista che l’uomo.
Celebrating Picasso. Capolavori dal Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster è la mostra dedicata a Pablo Picasso, uno dei massimi artisti del XX secolo e tra i più grandi di tutti i tempi, che viene allestita a Palazzo Reale di Palermo, organizzata dalla Fondazione Federico II, presieduta da Gaetano Galvagno, in collaborazione con il Kunstmuseum “Pablo Picasso” di Münster.
Prestiti preziosi giungono anche dal Museo Picasso di Antibes, dal Mart (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto), dalla Galleria La Nuova Pesa di Roma, oltre ai prestiti di collezioni private.
La mostra – visitabile dal 12 dicembre 2024 al 4 maggio 2025 – racconta attraverso 84 opere il binomio imprescindibile tra le opere di Picasso e la sua biografia.
Di grande interesse, inoltre, una serie di fotografie rappresentative della sua vita intima e lavorativa, realizzate da David Douglas Duncan, il principale fotografo del Maestro, che nel 1956, concesse a quest’ultimo l’accesso totale al suo studio e ai suoi spazi abitativi.
INFO ORARI E COSTI BIGLIETTI
Venerdì, sabato, domenica, lunedì e festivi
Ingresso Cappella Palatina, Appartamenti Reali, Giardini Reali, Mostra “Celebrating Picasso” e Area Archeologica
Intero: 19 euro
Ridotto under25 e docenti: 17 euro
Ridotto over65: 15,50 euro
Ridotto giovani tra 14 e i 17 anni: 11 euro
Martedì, mercoledì e giovedì
Ingresso Cappella Palatina, Giardini Reali, Mostra “Celebrating Picasso” e Area Archeologica
Intero: 15,50 euro
Ridotto under25 e docenti: 13,50 euro
Ridotto over65: 13,50 euro
Ridotto giovani tra 14 e i 17 anni: 9 euro
I biglietti possono essere acquistati online sul sito della Fondazione Federico II o fisicamente nella biglietteria (in piazza della Vittoria, 23), dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 16.30; la domenica e i festivi, dalle 8.30 alle 12.30.
Maggiori info chiamando il numero 091 7055611 (dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00).
«Mi sveglio neoclassico e mi addormento neocubista», affermava Picasso, ribadendo la sua devozione verso una continua ricerca di forme sempre nuove, la sua completa libertà nella scelta degli stili, la sua sorprendente maestria nell’uso di materiali inediti.
L’esposizione presenta proprio i molteplici volti e sfaccettature dello spagnolo con prestiti che illuminano la complessità dell’artista multitalento, icona del genio artistico già durante la sua vita. Da un’opera all’altra emerge un mosaico che presenta Picasso, artista e uomo, in tutta la sua mutevolezza, ma anche con tutte le sue contraddizioni.
«Con questa mostra – ha detto il presidente della Fondazione Federico II, Gaetano Galvagno, – la Fondazione fa un altro passo avanti nell’ambizioso obiettivo di porre Palazzo Reale in rete con le più prestigiose istituzioni artistiche pubbliche e private, spingendo sullo sviluppo di relazioni internazionali che consentano scambi di conoscenza, partenariati, arricchimenti reciproci, coproduzioni di qualità».
La mostra offre ai fruitori anche tre video.
Uno di questi è un messaggio di Olivier Widmaier Picasso, Presidente del Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster, nonché figlio di Maya Picasso e nipote del Maestro.
In mostra, inoltre, una video-intervista a Markus Müller, Direttore del Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster e curatore della mostra.
Il terzo video presente in mostra è un video-documento storico di grande impatto con scene originali di Picasso a lavoro, gentilmente concesse dalla Mediateca di Bologna.
LE OPERE
La mostra, come detto, è un continuo rimbalzo tra la vita di Picasso e le sue opere. Come dimostrano le varie tematiche offerte al visitatore.
Le Muse
Il legame tra opere e biografia risulta evidente a partire dal rapporto di Picasso con la figura femminile: le sue amanti, le sue mogli e le sue muse costituiscono una sintesi tra eros e creatività, costituendo una simbiosi nelle sue opere. Ad ogni nuova fase creativa, ad ogni nuovo stile, una donna sembra entrare nella sua vita.
“Pescatore seduto con berretto” e lo”Stile Picasso”
Il nuovo amore con Françoise Gilot spronò Picasso, così come il generale spirito di ottimismo del dopoguerra. Il suo nuovo inizio personale coincise con un nuovo inizio sociale. L’immersione in una forma di spensieratezza mediterranea caratterizzò il soggiorno di alcuni mesi di Picasso ad Antibes/Juan-les-Pins dove diede vita ad un brillante impulso creativo.
La città portuale di Antipolis, che risale all’antichità, ispirò lo spagnolo a rileggere la mitologia antica e il suo repertorio di figure. Qui lo spagnolo creò a ritmo serrato una moltitudine di capolavori accattivanti. In questo contesto creativo, il 3 novembre 1946 Picasso dipinse “Pescatore seduto con berretto”, opera presente a Palazzo Reale di Palermo, utilizzando la vernice per barca e un pannello di compensato.
La combinazione di vedute multiple cubiste e metamorfosi surrealiste della forma che si ritrova in queste e in altre opere simili caratterizza in generale l’opera di Picasso della fine degli anni Trenta ed è stata definita “stile Picasso”.
Paloma
Il mito di Picasso è anche legato alla Colomba (tema presente nelle opere in mostra), che rappresentò un’importante svolta in termini di arte accessibile alla classe operaia. Nella primavera del 1949 il suo amico e scrittore Louis Aragon era alla ricerca di un manifesto adatto al Congresso degli intellettuali per la pace che si sarebbe tenuto a Parigi.
Nello studio dello spagnolo venne scelta la suggestiva raffigurazione di un piccione milanese, il cui piumaggio, mosso dal vento, è efficacemente disposto su uno sfondo nero monocromo. La scelta di Aragon sembrerebbe essere stata dettata dalla tradizione biblica di raffigurare la colomba come simbolo di pace.
La litografia, realizzata il 9 gennaio 1949, fu affissa a Parigi nell’aprile dello stesso anno e da lì iniziò la sua internazionale marcia trionfale come simbolo, riconosciuto a livello globale, di pace, secondo l’iconografia creata da Picasso.
In seguito al successo della sua prima Colomba della pace, Picasso non smise di creare altre colombe, in varianti e con accorgimenti sempre differenti, per altri congressi ed eventi.
I ritratti dei bambini
Picasso immortalò i due bambini dalle guance paffute, Claude e Paloma, in una litografia in bianco e nero, esposta a Palazzo Reale: Paloma in un disegno a linee nere su sfondo bianco, mentre nel caso di Claude invertì questo contrasto.
I ritratti dei bambini sono composti da strati di linee che sembrano essere state applicate con le dita. Lo spagnolo scelse quindi una tecnica pittorica infantile per la rappresentazione dei propri figli.
Corrida
Un altro tema importante della vita e nell’immaginario di Picasso, che amici e testimoni contemporanei non si sono mai stancati di sottolineare, è quello della corrida.
Questo tema emerge in mostra attraverso alcune acquetinte e linoleografie di Picasso, tecnica quest’ultima che l’artista esplora a partire dal 1954. Un esempio è “Piccola testa di donna incoronata con i fiori”, opera in mostra e scelta come immagine portante dell’esposizione.
Processo creativo
Un altro aspetto del suo lavoro sono le numerose ceramiche create dopo la Seconda guerra mondiale a Vallauris, nel sud della Francia.
All’inizio dipinse solo stampi per vasi prefabbricati, poi cominciò a creare proprie produzioni personalizzate. La scelta della natura morta, basata su decorazioni con pesci, divenne sempre più costante quando si trasferì da Parigi alla Costa Azzurra.
Lo zoo di Picasso
La mostra narra, attraverso le sue opere e le fotografie di Duncan, anche la passione di Picasso per gli animali, ne possedeva diversi. Lo zoo privato di Picasso aveva regole diverse per le persone e per gli animali, e le regole per le persone erano più severe.
Molti testimoni contemporanei riferiscono che i suoi cani potevano vagare liberamente e senza divieti nelle stanze del suo studio. In genere lo spagnolo negava questo privilegio ai suoi ospiti umani. I cani di Picasso avevano anche la libertà di lasciare l’urina sulle sue sculture di bronzo in giardino. Secondo Picasso, questo conferiva alla superficie del bronzo una patina speciale.
Fotografie
Una vera e propria “mostra nella mostra”: le fotografie di David Douglas Duncan ci restituiscono i diversi volti del Picasso uomo. Parte delle foto realizzate da Duncan ritrae Picasso come un padre premuroso che si dedica ai suoi figli giocando e disegnando. Altre foto lo ritraggono come un uomo affettuoso in compagnia della sua ultima moglie Jacqueline.
In altre ancora Picasso viene rappresentato come un amante degli animali, con il suo bassotto Lump seduto sulle sue ginocchia che lecca il suo piatto.
In mostra è diffusa in sottofondo musica “vicina” al Maestro: Gymnopédie No. 1, di Alfred Eric Leslie Satie e Asturias di Isaac Manuel Francisco Albéniz.