I problemi politici ed economici, in Europa, di Francia e Germania si fanno sentire sui mercati. Hanno aperto con il segno negativo, questa settimana, i mercati azionari europei. A causare la debacle finanziaria sono state le notizie di politica interna, non incoraggiati che, negli ultimi giorni, arrivano da Parigi e Berlino. Il “Cac 40” francese ha perso lo 0,71 per cento, il Dax tedesco ha lasciato sul terreno lo 0,45 per cento e, ieri, l’indice Euro Stoxx 600 ha registrato una diminuzione dello 0,12 per cento. Di contro L’S&P 500 è aumentato dello 0,38 per cento, nel corso della scorsa notte, il Nasdaq ha registrato un nuovo massimo, con un incremento dell’1,24 per cento a scapito del Dow Jones Industrial Average che ha perso lo 0,25 per cento. Nell’ultimo mese, dopo la vittoria di Trump alle elezioni presidenziali americane, l’euro perde terreno rispetto al dollaro arrivando a essere scambiato a 1,0330, il massimo dei minimi registrati negli ultimi due anni, cosa che sta determinando una inaspettata contrazione economica, nel comparto dei servizi, dell’euro zona. Dietro questa crisi dei mercati del vecchio continente c’è il fatto che le due più importanti economie europee, quella tedesca e quella francese, si trovano a dover affrontare, con non poche difficoltà, sempre crescenti nuove sfide economiche e politiche alle quali vanno aggiunte i paventati nuovi dazi preannunciati dal neo eletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Uno scivolone quello dei mercati all’inizio della settimana che potrebbe essere il primo di una lunga serie in considerazione del fatto che il Dax, per due giorni consecutivi, ha raggiunto i minimi storici, con il cancelliere tedesco Olaf Scholz che è andato sotto nella votazione parlamentare della fiducia mandando il Paese alle elezioni anticipate tra due mesi, sette prima della scadenza programmata.
Francoforte – I problemi politici di Francia e Germania si ripercuotono sui mercati europei
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