Come da tradizione la domenica precedente al Natale, nonostante il conflitto in atto, il patriarca latino di Gerusalemme, Sua Beatitudine Cardinal Pierbattista Pizzaballa, oggi, è andato, passando per il valico di Erez, a Gaza per fare una visita pastorale alla parrocchia latina della Sacra Famiglia. Un’occasione per l’alto porporato per lanciare un deciso e accorato appello. “Quando questa guerra finirà costruiremo tutto, costruiremo le nostre scuole, i nostri ospedali, le nostre case. Potete essere certi che non vi lasceremo mai e faremo di tutto per sostenervi. Dobbiamo rimanere resilienti e pieni di forza. Non dovete perdere la speranza, perché il Natale è la festa della speranza, perché la luce di Cristo è in mezzo a voi. Prima o poi questa guerra finirà. Quando sarà finita, costruiremo tutto, costruiremo le nostre scuole, i nostri ospedali, le nostre case. Potete essere certi che non vi lasceremo mai e faremo di tutto per sostenervi. Dobbiamo rimanere resilienti e pieni di forza”, ha fatto sapere il primate della chiesa latina in “Terrasanta, che poi ha aggiunto, rivolgendosi alla comunità di Gaza “siete diventati la luce della nostra Chiesa nel mondo intero. Viviamo in un tempo pieno di oscurità. In questi momenti dobbiamo guardare a Gesù, perché Lui ci dà la forza di sopportare questo periodo buio. Nell’ultimo anno, abbiamo imparato che non possiamo fare affidamento sugli esseri umani. Quante promesse sono state fatte e mai mantenute? E quanta violenza e odio sono sorti a causa delle persone? Per rimanere saldi nella speranza dobbiamo essere profondamente radicati in Gesù. Se siamo stretti a Lui, possiamo guardarci l’un l’altro in un modo diverso. Non dobbiamo permettere all’odio di infiltrarsi nei nostri cuori. Dobbiamo rendere i nostri cuori disponibili solo per Gesù. Dobbiamo rimanere saldi nella nostra fede, pregare per la fine di questa guerra. Con Cristo, nulla può sconfiggerci. Nonostante la violenza cui abbiamo assistito l’anno scorso, abbiamo anche visto molti miracoli. In mezzo all’oscurità, c’erano persone che ci volevano aiutare. Il mondo intero, non solo i cristiani, voleva sostenerci. Dobbiamo preservare la nostra unità per mantenere la luce di Cristo qui a Gaza, nella nostra regione e nel mondo. Uno di voi una volta mi ha detto: ‘Siamo cristiani, non c’è violenza nel nostro sangue. Vogliamo rimanere cristiani e essere luce in questa terra’. Grazie per tutto quello che fate. Siamo orgogliosi di voi, non solo per quello che fate ma perché avete preservato l’identità di cristiani appartenenti a Gesù. L’appartenenza a Gesù rende tutti amici e le nostre vite così diventano donazione per tutti”. La sera del 24 dicembre, il Patriarca Pizzaballa, celebrerà la messa della notte di Natale dalla Grotta della Natività, nella chiesa di santa Caterina, a Betlemme.
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