Droni ucraini hanno provocato incendi in un impianto di gas e in siti industriali a centinaia di chilometri di distanza l’uno dall’altro in Russia, hanno dichiarato le autorità russe. Secondo i media e il governo regionale, nella regione del Tatarstan, sul Volga, ricca di energia, un drone ha colpito un serbatoio di stoccaggio di gas liquefatto, facendo divampare fiamme e fumo denso nel cielo vicino alla città di Kazan. Ad Engels, a più di 600 chilometri a sud-ovest di Kazan, un “massiccio attacco di droni” ha danneggiato due siti industriali, secondo il governatore regionale di Saratov, Roman Bussargin. Entrambi i siti copiti si trovano fra i 600 e i 700 km dai confini ucraini. Secondo il governatore dell’oblast di Saratiov, l’attacco ha provocato un incendio a un impianto industriale di Engels ma non ci sarebbero vittime. Busargin ha inoltre annunciato che oggi le scuole delle due città effettueranno le lezioni online a causa dell’allarme per l’attacco di droni. Vicino a Engels, che dista circa 700 chilometri dal confine russo-ucraino, c’è una base di bombardieri strategici russi e la settimana scorsa il governatore aveva annunciato danni a una “struttura industriale” dopo un attacco di droni. L’Ucraina sostiene di aver colpito in quell’attacco un deposito petrolifero utilizzato per il rifornimento degli aerei strategici russi. L’incendio è durato cinque giorni e due vigili del fuoco sono morti nel tentativo di domarlo.
Mosca: “Droni ucraini incendiano depositi gas e fabbriche”
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