Il 20 gennaio Donald Trump giurerà come 47° presidente degli Stati Uniti e tornerà alla Casa Bianca

Date:

Lunedì 20 gennaio, Donald Trump presterà giuramento come presidente. Tra le prime file, insieme ai membri del Gabinetto e agli eletti del Congresso, ci sarà il gotha della tecnologia: Mark Zuckerberg, Elon Musk e Jeff Bezos, tre pesi massimi della tecnologia, del finanziamento politico e del potere, uniti dai social, lo spazio e l’e-commerce, molto favorevoli e benevoli verso il tycoon.

Secondo Nbc News, il Ceo di Meta sarà fianco a fianco con i colleghi magnati, in una dimostrazione plastica del rinnovato amore tra i colossi tecnologici e il leader repubblicano. Ma Zuckerberg non si limiterà a presenziare: ospiterà anche un gala esclusivo, insieme a pesi massimi del finanziamento politico. Nomi come Miriam Adelson, proprietaria dei Dallas Mavericks, Tilman Fertitta, magnate dei casinò, proprietario degli Houston Rockets, scelto da Trump come ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Todd Ricketts, comproprietario dei Chicago Cubs e sua moglie Sylvie Légère. Il fondatore di Facebook non solo ha eliminato il fact-checking e il programma Diversity dalle sue piattaforme, ma ha sposato la retorica trumpiana contro la censura. Dietro le quinte, anche gli organigrammi di Meta sono stati ritoccati: fuori l’ex premier britannico Nick Clegg, il moderato ex vicepremier britannico, dentro Joel Kaplan, conservatore della prima ora, con un passato nell’amministrazione Bush. In pratica il vento ha spirato a destra.

Elon Musk e Jeff Bezos sempre spregiudicati e pragmatici, pronti a navigare con chi detiene il potere. Musk, che ha donato 250 milioni di dollari alla campagna di Trump, si dichiara pronto a guidare il Dipartimento dell’Efficienza, ribattezzato Doge per rendere omaggio al meme coin preferito dal magnate di Tesla. Bezos, invece, ha dato un taglio alla narrazione dem sul Washington Post e ha versato anche lui un milione di dollari per la cerimonia inaugurale.

Ma non c’è solo tecnologia americana: anche Shou Chew, Ceo di TikTok, sarà presente nel palco d’onore. Dopo la migrazione delle ultime ore degli tiktoker statunitensi sulle piattaforme cinesi per paura del ban, Trump tende la mano, definendo il social una sorta di alleato chiave per conquistare i giovani elettori. Secondo il giornale di Bezos, il presidente sarebbe pronto a firmare un ordine esecutivo che congela per 90 giorni la legge bipartisan che obbliga ByteDance a cedere l’app.

La sinistra americana invece non riesce a farsi una ragione della vittoria di Donald Trump, tanto da disertare il pranzo previsto per il giorno dell’insediamento, partendo dall’invito declinato da Michelle Obama nel prendere parte al pranzo presidenziale per festeggiare l’insediamento del nuovo Presidente americano e del vice presidente, usanza che risale al 1953. Barack Obama ha deciso di seguire la moglie nella scelta, lo stesso vale per Bill Clinton e George W. Bush. Tuttavia gli ex presidenti americani parteciperanno alla cerimonia d’apertura, insieme ai coniugi Jill e Joe Biden. Saranno presenti all’insediamento anche le ex first lady Laura Bush e Hillary Clinton. Trump sarà comunque circondato dall’affetto di altri già confermati come l’ungherese Viktor Orbàn l’argentino Javier Milei.

Per il suo ritorno alla Casa Bianca Donald Trump ha deciso di stravolgere le regole e far recapitare inviti a personalità politiche a lui affini di ogni angolo del globo. Il più clamoroso è forse quello arrivato sulla scrivania del presidente cinese Xi Jinping, che pur rifiutandolo (sembra però mandi un suo alto rappresentante) ha scatenato una reazione a catena che ha spinto molti colleghi più o meno illustri a chiedere alla segreteria di Trump di poter partecipare all’evento che il 20 gennaio sancirà ufficialmente l’inizio del suo secondo mandato. Secondo il NY Post, l’avrebbero fatto i leader di Mozambico, Nigeria, Perù e Cile. Le loro probabilità di ricevere risposte affermative sono però praticamente nulle, visto che il futuro presidente ha ben chiaro chi vorrà a battergli le mani nel giorno che considera quello della sua rivincita.

Tra le persone più gradite c’è indubbiamente la nostra Premier, Giorgia Meloni, che nel corso della conferenza stampa di fine anno aveva dichiarato che se l’agenda l’avesse consentito avrebbe partecipato con piacere. Pur non avendo ancora fornito certezze, considerando i rapporti idilliaci con il tycoon e il suo braccio destro Elon Mask le probabilità di vederla tra le prime file sono molto alte.

La cerimonia si svolgerà davanti al Campidoglio a partire da mezzogiorno ora locale (circa le 18.00 in Italia). Il primo a giurare, tenendo la mano destra sollevata e la sinistra posata sulla Bibbia sorretta dalla moglie, sarà il vicepresidente JD Vance, seguito da Donald Trump, che subito dopo pronuncerà il discorso inaugurale. La cerimonia proseguirà poi con diversi momenti di intrattenimento, come l’esibizione dei Village People che canteranno i cavalli di battaglia Ymca e Macho Man, diventati colonne portanti di tutta la campagna elettorale del Tycoon; e quella della cantante country Carrie Underwood che intonerà la canzona America the Beautiful.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Condividi post:

Sottoscrivi

Popolare

Articoli Correlati
Articoli Correlati

Non metteremo le mani su di te

E' convinzione comune che i principi della nostra civiltà...

“Daimon 4.0 – Identità in Download” a grande richiesta il 23 gennaio al Teatro Marconi di Roma

Se Platone fosse vivo avrebbe un profilo sui social...

La tregua tra Israele e Hamas deve essere il primo passo per evitare altre sofferenze

Accogliamo con favore l’annuncio della tregua nel conflitto tra...