Donald Trump torna alla Casa Bianca con un discorso duro e diretto in cui promette di rifondare l’ America su immigrazione, economia e famiglia. Le sue sono parole che mirano a scuotere l’ America: vuole caricare i suoi fedelissimi e intimorire gli avversari per creare subito un clima rivoluzionario accompagnato da uno scontro frontale. Dalla lotta all’ immigrazione clandestina perché ai confini con il Messico si è creata ” un’ emergenza nazionale” , per cui occorre ricorrere all’ esercito per porre fine al tutto. La ridefinizione del governo federale , dei suoi ministeri e poteri, lotta aperta al Ministero di Giustizia ” che si è militarizzato contro di me” . Via il Green Deal che ha fatto salire l’ inflazione e rilancio dei combustibili fossili con conseguente frenata delle auto elettriche: ” Comprerete le auto che preferite” . Riduzione delle tasse per i cittadini che sarà attuata con l’ imposizione di dazi sui beni importati. Ma il vero programma che ha in mente Trump è sulla famiglia: sarà un decreto esecutivo a stabilire che esistono solo due generi: uomini e donne. Quindi addio alle politiche di inclusione per gli altri. Un’ altra parte del suo discorso dedicata alla sfida per arrivare su Marte , una sorta di assist al suo amico e mecenate Elon Musk, che ascoltando queste parole è andato letteralmente in visibilio . Ha ribadito l’ impegno di porre fine ai conflitti nel mondo. L’ unico modo per restituire all’ America rispetto a livello internazionale. Non ha mai nominato la Russia, la Cina , l’ Iran, ma il messaggio si suoi rivali è stato chiaro: ” voi puntate sulle guerre per imporvi, noi le faremo finire per tornare leader globali. Da qui ha rivendicato la tregua di Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani, pur ammettendo di non credere troppo in una pace imminente. Donald Trump ha a disposizione 18 mesi per attuare il suo programma ‘ rivoluzionario ‘ , perché si voterà per il rinnovo parziale del Congresso; i repubblicani hanno una maggioranza risicata alla Camera e su molti temi sono divisi, come sullo scontro che Trump vuole portare contro FBI e Ministero di Giustizia. Poi c’è l’ espulsione di milioni di immigrati che darà luogo ad una battaglia legale che vede più città e Stati determinati ad arrivare fino alla Corte Suprema per difendere i principi e i valori contenuti nella Carta Costituzionale, ma soprattutto l’ eredità di una nazione costruita, grazie all’ immigrazione. Il Presidente americano vuole cambiare totalmente l’ identità del suo Paese a discapito di altri. L’ Unione europea, pur ribadendo il suo filoatlantismo , non può restare a guardare inerte, soprattutto non può tollerare che le sponde d’ oltre Oceano si allontanino sempre di più; deve aprire un dialogo franco, ma fermo, anche se difficile con un presidente americano, che pur essendo portatore di conflitti è pur sempre il leader della più grande democrazia del mondo.
“Un’età dell’oro”
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