+ Europa Calabria su referendum cittadinanza

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L’approvazione del quesito referendario sulla cittadinanza da parte della Corte Costituzionale avvia una nuova stagione di partecipazione attiva dei cittadini calabresi alla vita politica. A dichiararlo sono i tre coordinatori provinciali di +Europa Cosenza, Ivan Potente, Vibo Valentia, Gregorio Sposaro e Crotone, Mariasole Cavarretta.

A nome di + Europa Calabria sentiamo di ringraziare tutte le donne e gli uomini calabresi, associazioni e amministratori che attraverso la loro firma hanno reso possibile questo straordinario successo, su tutti il Sindaco di Jonadi che da iscritto ha per primo manifestato il suo pubblico ed aperto sostegno alla causa.

Il referendum sulla cittadinanza e quindi sui temi dei diritti civili e politici deve necessariamente rappresentare, per tutte le forze politiche regionali, un’opportunità per discutere e riformare aspetti fondamentali della democrazia, contribuendo a un sistema più inclusivo e rappresentativo.

In un momento storico in cui la democrazia è sotto attacco da forze economiche e tecnocratiche private, l’utilizzo delle moderne tecnologie digitali per la raccolta delle firme ha messo in evidenza come sia necessario oggi più che mai individuare forme alternative per la promozione ed il coinvolgimento degli elettori alla vita pubblica.

La modernizzazione della democrazia non è solo una questione di leggi e regolamenti, ma riguarda anche la cultura politica e il modo in cui i cittadini possono influenzare direttamente il loro futuro.
Il referendum servirà a rafforzare la protezione dei diritti civili per tutti i cittadini, inclusi i gruppi storicamente marginalizzati che contribuiscono in modo fondamentale alla crescita del pase.
In quest’ottica è auspicabile che anche le iniziative politiche e legislative del governo regionale, relative all’immigrazione, tengano in debita considerazione la concreta realtà calabrese ove i cittadini stranieri svolgono un ruolo fondamentale per la tenuta di settori economici, socio-culturali e sanitari trainanti come l’agricoltura, il turismo, i servizi ai nostri anziani e malati, il mantenimento delle autonomie scolastiche, il ripopolamento dei borghi abbandonati.

Ridurre i tempi della cittadinanza, in quest’ottica, significa non solo estendere i diritti di tutti i cittadini ma facilitare il processo d’integrazione degli stranieri in una regione che non ha bisogno di spot ma di iniziative tangibili.

In tal senso auspichiamo che tutte le componenti politiche calabresi e gli organi di stampa avviino il dibattito pubblico.

A tal fine + Europa in Calabria, s’impegnerà per avviare campagne di informazione e sensibilizzazione ed invita tutti i cittadini alla mobilitazione sociale e politica per la conquista di nuovi diritti.

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