Elezioni Germania, Merz contestato a Dresda e Berlino, esclude alleanza Cdu-AfD in caso di vittoria

Date:

In una Germania in profonda crisi economica, dove la folle guerra contro la Russia e l’ostilità alla Cina hanno distrutto tradizionali sbocchi del sistema industriale e dove la Volkswagen annuncia i più grandi tagli di personale dal dopoguerra, il programma economico di estrema destra ha bisogno di costruire consenso con il razzismo di stato contro i migranti. È una ricetta antica: ai lavoratori e ai poveri che perdono lavoro e diritti, si spiega che il loro nemico non sono le banche, i ricchi, le multinazionali con i loro stratosferici profitti. Il nemico del popolo tedesco sono i migranti che rubano lavoro e diritti. La ricetta razzista di Trump e Musk è assunta totalmente da Merz. E se Merz e Weidel sostengono le stesse posizioni e sono in piena sintonia con la nuova amministrazione Usa, perché alla fine, magari dopo un po’ di schermaglie tattiche, non dovrebbero governare assieme? Solo perché Scholz, la Spd e i Verdi tedeschi chiedono di mantenere l’esclusione dal governo di AfD perché neonazista?

Pacifiche manifestazioni in tutta la Germania con migliaia di partecipanti: Monaco, Friburgo, Düsseldorf, Dresda, Colonia, Hannover, Lipsia, Lubecca, Kiel. E naturalmente Berlino, dove secondo la polizia sono stati circa 7000 i manifestanti che hanno risposto all’appello della rete “Insieme contro la destra”.

Quasi sempre i manifestanti si sono radunati sotto gli uffici della Cdu per esprimere rabbia e sconcerto per quanto accaduto – una mozione dei conservatori approvata con i voti dell’ultradestra di Afd – e per quanto potrebbe avvenire domani, con il voto su una legge che vuole inasprire le norme sull’immigrazione e che pone più di un problema d’ordine giuridico e costituzionale.
Anche a Berlino l’appuntamento era alla sede centrale dei conservatori, il Konrad-Adenauer-Haus. Da un lato i manifestanti hanno continuato a prendersela con Afd (“Tutta Berlino vi odia”, “Se la risposta è Afd, quanto stupida deve essere la domanda?”) e hanno chiesto di mantenere il cordone sanitario contro l’ultradestra. Ma il vero bersaglio dei manifestanti è stata proprio la Cdu di Friedrich Merz, che pure aveva più volte assicurato di non voler accettare i voti di Afd. Lo slogan più gettonato era “Cdu, shame on you!” oppure “che fine ha fatto il mai più?”.

Tra i manifestanti berlinesi – in gran parte giovanissimi – sono in molti a dirsi “arrabbiati” e “inorriditi” per quello che è successo. “Non lavorare con Afd era un tabù che non andava rotto”, “Non è una cosa banale, quello che è successo ieri può essere il primo passo”. Altri hanno anche sottolineato di essere “spaventati”: “Merz non può diventare cancelliere federale, ha dimostrato di non essere in grado”. Previste altre mobilitazioni.

Quello che sta accadendo in Germania è quello che è accaduto in Italia, in gran parte d’Europa e negli Stati Uniti. Quando le sinistre liberal-democratiche adottano politiche liberiste e di guerra, possono restare al governo solo se l’economia va molto bene. Altrimenti è l’estrema destra, comunque nominata o mascherata, che vince. Certo questo non vuol dire che tornino dittature come quelle del secolo scorso, in generale la forma della democrazia rimane, ma la sua sostanza di giustizia, eguaglianza, pace viene distrutta passo dopo passo.

Fino a che non si costruiranno la rottura e l’alternativa a liberismo e guerra, la destra conservatrice e liberale si sposterà sempre più su posizioni reazionarie e fasciste. Liberali e fascisti si avvicinano sempre di più in Occidente; e se questo percorso può essere chiamato da noi e altrove liberalfascismo, per ovvie ragione storiche la convergenza tra Merz e Weidel diventa liberalnazismo.

La sera del contestato voto congiunto con l’estrema destra per la mozione anti-migranti, Friedrich Merz, leader dell’Unione cristiano democratica e principale sfidante di Olaf Scholz alle elezioni tedesche del 23 febbraio, ha promesso di non formare una coalizione con AfD in caso di vittoria. A un incontro elettorale a Dresda, nella Germania orientale, ha dichiarato: “Con questo partito non terrò alcun colloquio, non inizierò nessun negoziato di coalizione e sicuramente nessun lavoro di governo al Bundestag… Non lo farò”. , Merz, ha accusato il governo dell’attuale cancelliere Olaf Scholz di essere responsabile dell’ascesa dell’AfD.

“Vergognatevi!” è il grido della folla che si è radunata fuori dal luogo dell’evento. Diverse centinaia di manifestanti hanno protestato dopo il voto congiunto di AfD e conservatori al parlamento tedesco, una mossa criticata non solo da Spd, Verdi e società civile ma anche dall’ex cancelliera tedesca Angela Merkel, ex leader della Cdu, che ha rotto il silenzio parlando di “un errore”.

Circa 6.000 persone si sono radunate davanti alla sede della Cd a Berlino, secondo la polizia, per esprimere la loro opposizione alla violazione del “tabù” che finora aveva isolato il partito anti-immigrazione AfD. Secondo gli organizzatori, l’alleanza “Insieme contro la destra”, i partecipanti erano 13.000. Merz ha commentato che “è parte della nostra libertà poter manifestare”, ma “chi sta bloccando i tram questa sera, danneggiando il quartiere della sede della Cdu a Berlino sta esagerando”.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Condividi post:

Sottoscrivi

Popolare

Articoli Correlati
Articoli Correlati

Merz vince le elezioni in Germania

Sono 59,2 milioni i cittadini tedeschi chiamati alle urne...

Elezioni Germania, exit poll: vince la CDU 29%, l’estrema destra sotto al 20%

Secondo le proiezioni diffuse dall'emittente Ard dopo il voto di...

Conferenza stampa Meloni: “Alle prossime elezione vorrei arrivare con premierato”

"Io vorrei arrivare alle prossime elezioni con la riforma...