A Madrid i Patrioti europei, ospiti di Vox e di Santiago Abascal, contro le dinamiche politiche di Bruxelles

Date:

I Patrioti per l’Europa riuniti a Madrid, ospiti di Vox, il partito della destra nazionalista spagnola fondato da Santiago Abascal, che nella scorsa legislatura stava insieme a Fratelli d’Italia e al Pis polacco nel gruppo dei Conservatori (Ecr). I Patrioti (PfE) sono oggi il terzo gruppo del Parlamento europeo e, malgrado perduri nei loro confronti il cordone sanitario, la ‘conventio ad excludendum’ che preclude loro l’accesso alle cariche elettive (vicepresidenze dell’Aula e di commissione) cui avrebbero diritto in base al metodo d’Hondt (una sorta di manuale Cencelli europeo), hanno acquistato un peso inedito nelle dinamiche politiche dell’Aula di Strasburgo.

Matteo Salvini sancisce la sua volontà di essere il leader italiano più vicino alla nuova amministrazione americana, protagonista in prima fila del ‘Make Europe Great Again’ coniato da Elon Musk che aveva chiesto alla destra europea di rispondere presente al suo appello. Dalla proposta di uscire dall’Oms all’appoggio incondizionato alla nuova linea di politica estera Usa, dall’Ucraina a Gaza, il vicepremier ha sposato l’agenda Trump. Anche sul tema dei possibili danni causati dai dazi. Per Salvini la colpa della crisi non è del tycoon ma dei burocrati di Bruxelles.
Il summit, in un hotel-centro conferenze nei pressi dell’aeroporto di Barajas, si è svolto all’insegna della costruzione di un’altra Europa. Il progetto è contenuto chiaramente nello slogan Mega “Make Europe Great Again”, traslato dal Maga di Trump, e rilanciato su X da Elon Musk, non presente all’incontro.

La delegazione più numerosa è stata quella dei francesi del Rassemblement national di Marine Le Pen. Presenti i big dei partiti, oltre al padrone di casa Abascal e Le Pen, anche il premier ungherese Viktor Orban e il vicepremier italiano Matteo Salvini. Che ha postato sui social una foto con gli altri leader dei Patrioti utilizzando l’hastag Mega. “Un saluto da Madrid con gli amici e alleati dei Patrioti: Make Europe Great Again!”.

A porte chiuse la cena di lavoro, organizzata da Abascal, senza la presenza della stampa. Una riunione, che segue la prima tenutasi a Parigi a metà del novembre scorso, per rafforzare la strategia comune volta a “consolidare l’alternativa al consenso dei Popolari e dei Socialisti”, come ha spiegato alla stampa spagnola il portavoce di Vox José Antonio Fuster.

In un post del partito spagnolo Vox, ricondiviso dal profilo del gruppo dei Patrioti al Parlamento europeo, si parla una “dimostrazione di forza” presso un auditorium di una nota catena alberghiera. “L’ondata patriottica si espande in Europa”, si legge prima del motto scelto per la kermesse di due giorni, “Make Europe Great Again”.

Tutti i temi sono stati anticipati dai leader la crociata contro la deriva ideologica del Green Deal, la difesa delle frontiere, il contrasto all’immigrazione clandestina, il nodo dei dazi. Parola d’ordine uniti contro i disastri di Bruxelles. Salvini, che gioca con briscola a coppe, mentre sul tavolo è posizionata a bastone, rivendica il copyright di un’internazionale trumpiana su scala europea prima che The Donald tornasse alla Casa Bianca, ha definito “costruttivi” questi incontri. “Si propongono soluzioni concrete sui temi del lavoro, dell’agricoltura, della famiglia e dell’immigrazione per rimediare ai disastri di Bruxelles”. Riunioni e interlocuzione che – ha detto il leader leghista – “sono tra le principali ansie delle sinistre. “È una occasione unica per esprimere posizioni chiare e vincenti per evitare la sciagura economica imposta da von der Leyen e Timmermans col green deal. Sul tema dei valori, della difesa delle frontiere, sullo sradicamento del terrorismo islamico in ogni sua forma”. All’ordine del giorno anche il tema dei dazi, che il presidente degli Stati Uniti ha annunciato e che potrebbero scattare anche nei confronti dell’Europa. “Sui dazi bisogna partire in anticipo – ha detto Salvini – l’agricoltura europea non è messa in difficoltà da Trump ma dalle regole, dalle tasse e dai vincoli europei. Gli operai del settore auto e moto non rischiano il posto per colpa di Trump o della Cina. Ma per colpa delle regole idiote imposte da Bruxelles. L’immigrazione? Trump in pochi giorni ha espulso migliaia di persone e presidiato il confine col Messico, von der Leyen temo non lo farebbe mai”.

Marine Le Pen, coscientemente, ha sottolineato il peso crescente dei patrioti europei negli equilibri di Strasburgo. “Ogni elezione in Europa ha visto le nostre idee guadagnare terreno, come hanno dimostrato le elezioni europee dello scorso giugno: ora siamo la terza forza del Parlamento europeo», ha detto la leader del Rassemblement National.

I Patrioti sono oggi il terzo gruppo del Parlamento europeo. Malgrado la persistenza del cordone sanitario, la ‘conventio ad excludendum’ che li mette all’angolo delle cariche elettive, hanno acquistato un peso inedito nelle dinamiche politiche dell’Aula di Strasburgo. Ai Patrioti, che contano 86 eurodeputati, aderiscono il gruppo Identità e Democrazia senza i tedeschi dell’AfD (che hanno composto un terzo gruppo di destra, l’Europa delle Nazioni Sovrane, Esn), Fidesz di Viktor Orban, Vox, provenienti dall’Ecr, e anche di Ano 2011, l’Azione dei Cittadini Insoddisfatti dell’ex premier ceco Andrej Babis, che per gran parte della scorsa legislatura aveva fatto parte dei Liberali di Renew Europe.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Condividi post:

Sottoscrivi

Popolare

Articoli Correlati
Articoli Correlati

Trento, poliziotta transgender picchiata da gruppo ultras

Una poliziotta è stata aggredita e picchiata a sangue...

Arrestato in Bulgaria il nipote del boss Gaetano Badalamenti

I carabinieri e la polizia nell'ambito di un'indagine coordinata...

L’ Ucraina è per Trump una pedina nella rivalità con Cina e Russia

Donald Trump sbeffeggia Zelensky, mentre Vladimir Putin continua a...