Arrivano conferme che c’è lo zampino del miliardario George Soros dietro le denunce alla Corte penale internazionale contro il governo Meloni per il caso Almasri.
Soros ci cova, scrive il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro. Lo studio per il quale lavorano i professionisti che chiedono di incriminare il nostro governo per non aver arrestato il capo della polizia libica Almasri ha infatti tra i suoi sponsor anche «Open society», la fondazione voluta dal miliardario ungherese.
L’avvocato israeliano Omer Shatz è il leader dell’ufficio legale di una fondazione con sede ad Amsterdam: Front-Lex. E, La Verità ha scoperto che «Front-Lex nel 2021 ha ricevuto un finanziamento niente meno che dalla Open society foundation di George Soros, il ricchissimo finanziere-speculatore pro migranti che da anni sovvenziona Ong in tutto il mondo. L’obiettivo della fondazione? Come si legge sul sito Web, è quello di «sfidare le politiche migratorie dell’Ue attraverso contenziosi strategici dinanzi ai tribunali europei». Tradotto: usare le aule di tribunale come campo di battaglia per ribaltare le politiche di contenimento dell’immigrazione. Battaglie finanziate grazie anche ai finanziamenti che arrivano dalle società appartenenti a Soros».