“Ci troviamo in un momento molto positivo: in Trentino si è sviluppata una forte consapevolezza sull’importanza del turismo all’aria aperta: oggi possiamo parlare di un sistema turistico, strutturato, che funziona, in tutte le sue componenti. È però fondamentale valorizzare il ruolo che il turismo svolge sul nostro territorio, sia dal punto di vista economico che sociale, quanto esso contribuisca all’economia locale, generando opportunità e sviluppo per tutti. E su questo siamo al lavoro, basti ricordare che le 12 Aziende per il Turismo operano ormai da tre anni con un approccio che mette al centro prima di tutto i cittadini trentini, per poi rivolgersi ai visitatori. Sul fronte del turismo ‘open air’, un comparto in Trentino variegato, con differenze fra montagna e lago, va evidenziato come stia registrando numeri significativi, e questo grazie all’impegno degli operatori, che lavorano per migliorare la qualità dell’offerta e aumentare l’attrattività del territorio. E il 12% delle presenze turistiche totali legate al turismo all’aria aperta dimostra il valore di questo segmento”. Queste le parole dell’assessore all’artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca della Provincia autonoma di Trento, Roberto Failoni, che oggi è intervenuto al convegno Faita Federcamping che si è tenuto nell’ambito di Hospitality, il Salone dell’Accoglienza, a Riva del Garda.
Accanto all’assessore Failoni vi erano: Gianni Morandi, sindaco di Nago-Torbole; Roberta Nesto, sindaco di Cavallino Treporti in collegamento; Valeria Minghetti, responsabile area ricerca del CISET – Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica (fondato da Università Ca’ Foscari); Alberto Granzotto, presidente FAITA FederCamping nazionale; Fabio Poletti, presidente FAITA Trentino; a moderare Alberto Mattiello, business futurist. Numeroso il pubblico in sala, fra cui anche amministratori e sindaci del territorio, oltre a rappresentanti delle categorie economiche, a dimostrazione dell’interesse verso il turismo ‘open air’.
Durante i lavori sono stati illustrati due studi del Ciset Ca’ Foscari in base ai quali nel 2024 in Trentino il turismo open air ha registrato quasi 429mila arrivi e 2,33 milioni di presenze, con una permanenza maggiore degli ospiti rispetto al 2023. Le imprese trentine, soprattutto quelle di montagna, hanno contribuito all’incremento del fatturato nell’area del Nordest che, con il +2,4% sul 2023, ha registrato il miglior risultato del settore rispetto al dato nazionale. Inoltre, nel raffronto con il 2019, in tutta provincia autonoma di Trento l’open air ha realizzato crescite a doppia cifra sia sul fronte degli arrivi (+16,7%) che su quello delle presenze (+14,6%). I ‘numeri’ disegnano una realtà in buona salute: le spese effettuate dagli ospiti dei campeggi e dei villaggi turistici in Trentino ammontano infatti a 200 milioni di euro (il 32% destinato all’alloggio, il 68% alle spese extra).
Nel corso del convegno Valeria Minghetti, responsabile area ricerca del Ciset, ha evidenziato le ricadute positive del turismo all’aria aperta e come a generare le maggiori ricadute economiche sia chi viaggia in camper o roulotte. Alberto Granzotto, presidente Faita Federcamping ha messo in luce l’importanza degli investimenti imprenditoriali in quest’area, mentre Fabio Poletti, presidente Faita Federcamping Trentino ha spiegato come il contributo delle strutture trentine sarà fondamentale per costruire una base dati dinamica su domanda, offerta, imprese e valore economico del settore.
Infine il sindaco di di Cavallino Treporti, Roberta Nesto ha riportato l’esperienza del proprio territorio, mentre il sindaco di Nago Torbole, Gianni Morandi ha evidenziato come sul Garda le aree a campeggio abbiano, negli anni, “salvaguardato in qualche modo il verde lungo le fasce lago”.