“L’Ucraina non accetterà mai accordi presi alle nostre spalle, senza il nostro coinvolgimento”, afferma dal palco della Conferenza sulla sicurezza di Monaco il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a proposito del colloquio telefonico tra il presidente americano Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin. ‘Questa regola deve valere per tutta l’Europa: nessuna decisione sull’Ucraina senza l’Ucraina, nessuna decisione sull’Europa senza l’Europa. L’Europa deve avere un posto al tavolo quando si prendono decisioni che la riguardano. Qualsiasi altra opzione è pari a zero. Se veniamo esclusi dai negoziati sul nostro stesso futuro, allora perdiamo tutti”.
Il vice presidente degli Stati Uniti, Jd Vance, non ha risparmiato critiche agli alleati europei, con Zelensky che spiega: “non possiamo escludere che l’America possa dire no all’Europa su questioni che la minacciano. Molti, moltissimi leader hanno parlato di un’Europa che ha bisogno di un proprio esercito. Un esercito d’Europa. E io credo fermamente che il momento sia arrivato. Le forze armate europee devono essere create”.
Zelensky chiede di “agire, per il vostro bene e per il bene dell’Europa, per i popoli d’Europa, per le vostre nazioni, le vostre case, i vostri figli e il nostro futuro comune. Non si tratta solo di aumentare la spesa per la difesa in rapporto al pil”, continua, sottolineando che il denaro, per quanto importante, “non fermerà da solo un assalto nemico”. Senza l’esercito ucraino, spiega, quelli europei “non saranno sufficienti a fermare la Russia. Questa è la realtà di oggi. Solo il nostro esercito in Europa ha una vera esperienza di combattimento moderno”.
Per Zelensky l’esercito ucraino ha bisogno di ciò che può fornire l’Europa: “armi, addestramento, sanzioni, finanziamenti, pressione politica e unità. Quest’anno Mosca prevede di creare 15 nuove divisioni, aggiungendo fino a 150.000 soldati. È più di quanto contano le forze armate nazionali della maggior parte dei Paesi europei. La Russia continua ad aprire nuovi centri di reclutamento ogni settimana, e Vladimir Putin può permetterselo, i prezzi del petrolio restano abbastanza alti da consentirgli di ignorare il resto del mondo. Abbiamo informazioni chiare: quest’estate la Russia prevede di inviare truppe in Bielorussia con il pretesto di esercitazioni militari. Ma è esattamente lo stesso schema con cui hanno schierato le loro forze prima dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina tre anni fa. Queste truppe russe in Bielorussia servono ad attaccare l’Ucraina? Forse. O forse no. Forse sono destinate a voi”.
Zelensky sottolinea che la Bielorussia confina con tre Paesi Nato, è diventata una base operativa per le operazioni militari russe e ospita armi come missili a medio raggio e armi nucleari, per ammissione dello stesso Putin e del presidente bielorusso Alexander Lukashenko.
Zelensky ha ammesso che senza il sostegno militare degli Stati Uniti, l’Ucraina ha “poche chance” di sopravvivere all’invasione russa e di respingere un eventuale nuovo attacco. Probabilmente sarà molto, molto difficile. E naturalmente, in tutte le situazioni difficili c’è una possibilità, ma avremo poche chance di sopravvivere senza il sostegno degli Stati Uniti.
La pace di Trump e Putin che considerano il tutto senza l’Europa e senza l’Ucraina. È questa la notizia che Donald Trump e Vladimir Putin hanno concordato di dare avvio ai negoziati di pace per chiudere al più presto la buia pagina che riguarda l’Ucraina e il suo futuro che prevede terre nuove per la Russia (Donetsk, Lukansk, Mariupol), terre rare per Washington. L’Ue sta cercando di recuperare il passo, rivendicando il suo ruolo e le spese sostenute per aiutare Kiev (134 miliardi di euro contro i 300 miliardi di dollari degli Usa), e anche l’Ucraina reclama il suo legittimo protagonismo. Ma il segnale arrivato da Washigton e da Mosca è chiaro: decidiamo noi. Con quali conseguenze, non è difficile prevedere che non saranno particolarmente positive né per la Ue né per la stessa Ucraina.