Lavoratori della Fondazione Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group denunciano il disegno di legge che minaccia la sua autonomia

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I professori d’orchestra, i docenti e tutto il personale della Fondazione Orche-stra Jazz Siciliana – The Brass Group esprimono forte preoccupazione e scon-certo in merito al disegno di legge attualmente in esame presso la Commis-sione Cultura dell’Assemblea Regionale Siciliana, che prevede una modifica sostanziale della governance della Fondazione, espropriandola della sua at-tuale gestione amministrativa.

UN’ISTITUZIONE STORICA, GIÀ DOTATA DI STRUTTURE DI GOVERNO E CON-TROLLO
La Fondazione, istituita ai sensi della Legge 1 febbraio 2006, n. 5, è già dotata di un Consiglio di Amministrazione, di un Collegio dei Revisori e di una guida di prestigio internazionale, il Maestro Ignazio Garsia, che con dedizione e passione ha costruito in decenni di lavoro una realtà musicale riconosciuta a livello internazionale. È significativo ricordare che sia il Maestro Garsia che tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione, ad oggi, non hanno mai percepito alcun compenso per il ruolo ricoperto, operando esclusivamente per il bene della Fondazione e della cultura musicale siciliana.

UN ATTACCO UNILATERALE SENZA CONFRONTO
È singolare e preoccupante che un intervento così radicale non sia stato og-getto di alcun confronto con le parti interessate e sia stato gestito unilate-ralmente. Ci chiediamo con forza: a quale scopo si vuole modificare la legge istitutiva della Fondazione? Quali interessi si celano dietro questa manovra che viene già presentata alla stampa senza alcuna consultazione? Perché questa fretta e, soprattutto, perché ignorare il dialogo con quanti hanno de-dicato la propria vita a costruire e far crescere questa eccellenza culturale?

LA POLITICA NON STRUMENTALIZZI UNA REALTÀ DI ECCELLENZA
Il rischio concreto è che venga snaturata la missione e l’indipendenza artisti-ca della Fondazione Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group. La politica dovrebbe invece concentrarsi su questioni ben più urgenti, come la storica precarizzazione degli orchestrali jazz, vittime di una discriminazione inaccet-tabile dimenticando che la “MUSICA” è musica e basta senza distinzioni di genere.

PRONTI A OGNI FORMA DI PROTESTA PER DIFENDERE L’AUTONOMIA DELLA FONDAZIONE
L’Orchestra Jazz Siciliana – The Brass Group e tutto il personale, come sem-pre, si rende disponibile al dialogo con tutte le forze politiche affinché possa essere superato il precariato degli orchestrali jazz che rappresenta una ver-gogna e dimostra un razzismo culturale nei confronti dei musicisti jazz, anco-ra oggi senza alcuna prospettiva di poter essere equiparati ai colleghi del comparto classico-sinfonico.

La musica jazz è cultura, è patrimonio, è identità. E la sua tutela non può es-sere sacrificata per interessi di parte.

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