Sale la tensione negli Stati Uniti tra il ‘popolo pro Gaza’ e le forze di polizia. Più di 100 manifestanti sono stati arrestati alla Columbia University e al City College di New York, occupati da giorni dagli studenti pro Gaza, dopo l’irruzione della polizia nei due campus. La maggior parte degli arresti sono avvenuti alla Columbia e tra i fermati ci sono una ventina di manifestanti che avevano cercato di impedire agli agenti di entrare. Gli agenti in assetto antisommossa sono entrati per sgomberare l’Hamilton Hall occupata da studenti filo-palestinesi. La polizia è riuscita a entrare da una finestra al secondo piano dell’edificio aiutandosi con una scala. La polizia ha fatto irruzione dopo la richiesta di intervento da parte della direzione dell’Università: gli agenti hanno così circondato il campus e fatto irruzione. “Ci rammarichiamo che i manifestanti abbiano scelto di aggravare la situazione attraverso le loro azioni. Dopo che l’Università ha appreso durante la notte che Hamilton Hall era stata occupata, vandalizzata e bloccata, non ci è rimasta altra scelta”, ha dichiarato il portavoce dell’università alla Cnn. “Il personale di pubblica sicurezza della Columbia – ha proseguito – è stato costretto a lasciare l’edificio e un membro del nostro team addetto alle strutture è stato minacciato. Non metteremo a rischio la sicurezza della nostra comunità per un’ulteriore escalation”. La presidente della Columbia University, Minouche Shafik, ha chiesto alla polizia di presidiare il campus fino al 17 maggio, due giorni dopo la cerimonia delle lauree: il 15 maggio dovrebbero laurearsi circa 15mila studenti dell’ateneo.
L’Hamilton Hall è uno dei principali edifici per i corsi undergraduates ed ha un forte valore simbolico spesso utilizzato per protestare contro il sistema: nel 1968 fu occupato durante le proteste contro la guerra del Vietnam e poi, nel 1980, dal movimento di protesta per tagliare i legami con il Sudafrica dell’apartheid.