All’OFF/OFF Theatre di Roma è tornato in scena, fino a giovedì 6 marzo, un atto unico di preziosa intensità emotiva: “PIETRO ORLANDI, FRATELLO”, scritto e diretto da Giovanni Franci e interpretato con grande bravura da Valerio Di Benedetto. Non si tratta solo di un monologo, molto più complessamente è un viaggio nella memoria e nella coscienza collettiva, una narrazione civile, un’indagine umana che affonda le proprie radici in uno dei casi irrisolti più oscuri della storia italiana: la scomparsa di Emanuela Orlandi.
“L’estate era cominciata solo da un giorno” il 22 giugno del 1983 quando Emanuela Orlandi, cittadina vaticana di 15 anni, scompare. Sono trascorsi quasi 42 anni, non sappiamo cosa le sia accaduto e continuiamo a parlarne grazie a Pietro, suo fratello che aspetta ancora di rivederla per essere felice.
Giovanni Franci, autore già noto per opere ispirate a fatti di cronaca come “L’Effetto che fa” (sul caso Varani) e “Il caso Estermann”, presenta un testo nato da un incontro personale con Pietro Orlandi, avvenuto a Borgo Pio, vicino alla casa natale di Pietro. “Questo spettacolo è il resoconto di una vertigine”, afferma il regista raccontando del loro appuntamento. Da quel confronto, dalle parole di Pietro e dal suo dolore, nasce quella che Franci definisce una stand up tragedy, un genere che mescola il racconto teatrale con la forza diretta del monologo civile.
Valerio Di Benedetto porta in scena un’interpretazione eccellente, riesce a dare voce e corpo alla disperazione, alla rabbia di un uomo che da oltre quarant’anni insegue la verità, con una determinazione sorprendente. La presenza scenica di Di Benedetto catalizza l’attenzione degli spettatori quasi ipnotizzandoli, riesce a creare un dialogo entrando in connessione con il pubblico che si trova immerso nell’esposizione lucida delle tre principali piste investigative: il terrorismo internazionale, la criminalità organizzata e la pedofilia, tutte incredibilmente afferenti al Vaticano, “un affare di Chiesa, di Stato, di Mafia”.
La regia di Franci è asciutta, incisiva e amplifica il senso di urgenza della battaglia di Pietro Orlandi, pone l’accento sulla solitudine di un fratello che non si è mai arreso, che ha dedicato la sua esistenza alla ricerca della verità “La verità sulla scomparsa di mia sorella, io, non l’avrei mai barattata con niente”.
La scenografia essenziale diventa uno spazio dove mostrare la memoria dandole fisicità, dove i ricordi personali si intrecciano agli intrighi di potere e ai pesantissimi silenzi istituzionali. Ogni parola diventa un atto di resistenza, un rifiuto dell’oblio.
“Pietro Orlandi, Fratello” non è uno spettacolo teatrale, è una denuncia, un invito alla riflessione e alla ricerca di quella verità che in tanti hanno voluto celare. Un’opera che colpisce fisicamente lasciando vivo nello spettatore il senso di ingiustizia, e soprattutto mostrando chiaramente quanto la storia di Emanuela Orlandi non sia solo una tragedia familiare privata, ma una ferita aperta nella coscienza collettiva del Paese. Assolutamente da vedere!
OFF/OFF THEATRE, direzione artistica Silvano Spada
FONDAMENTA TEATRO E TEATRI
presenta
PIETRO ORLANDI, FRATELLO
Scritto e diretto da GIOVANNI FRANCI
con VALERIO DI BENEDETTO
elaborazioni digitali NUVOLE RAPIDE PRODUZIONI | direzione tecnica UMBERTO FIORE | assistente FABIO DEL FRATE
Si ringraziano per la preziosa collaborazione Pietro Orlandi e l’Avvocato Laura Sgrò
OFF/OFF THEATRE Via Giulia 19,20,21 00186 Roma – INFO: info@off-offtheatre.com –
Tel. +390689239515 – www.off-offtheatre.com
Loredana Margheriti
