La Presidenza Trump ha portato con sé la ripresa alla corsa agli armamenti nucleari. Esiste un trattato sottoscritto nel 1968 ed entrato in vigore nel 1970 che aveva come scopo la non proliferazione delle armi nucleari ed era limitato a soli 5 Paesi , che erano e sono ancora membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite : Usa, Russia, Gran Bretagna, Francia e Cina, che si impegnavano alla riduzione degli arsenali. Oggi il numero dei Paesi in possesso di armi nucleari si è ampliato , rispetto ai cinque: Israele, Corea del Nord, India, Pakistan e in quella direzione sta andando l’ Iran e a ruota potrebbe seguire l’ Arabia Saudita. Fino ad oggi l’ Europa ha dormito sogni tranquilli perché era garantita dagli Usa attraverso la Nato, tranne la Francia che sin dagli anni 50 avviò la creazione di un proprio arsenale nucleare, in quanto ritenevano che gli Usa , anche se attraverso la Nato, non avrebbero rischiato la propria distruzione per difendere l’ Europa. Fino ad oggi gli Usa hanno fatto da scudo protettivo, ma la situazione, con il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, sta cambiando velocemente. Anzi senza ombra di dubbio è già del tutto cambiata, perché l’ Amministrazione americana senza troppi giri di parole ha fatto capire che essi non sono necessariamente vincolati a difendere i singoli paesi europei e per questo in pochi giorni è successo il putiferio. Il Cancelliere tedesco in pectore, Merz, ha detto, senza peli sulla lingua, che gli americani non danno più garanzie sufficienti e perciò ” dobbiamo emanciparci dagli Usa per quanto riguarda la difesa nucleare”. Il problema per l’ Europa non è la spesa militare, perché troveranno le risorse ripulendo le nostre tasche , affamandoci, ma è un vero e proprio dubbio amletico: ” il riarmo deve essere europeo o i singoli Stati dovranno fare da soli? La risposta comunque è molto più semplice di quanto si immagina, se si mette da parte la retorica politica e gli interessi dei costruttori di armi: l’ arma nucleare deve essere europea . Questo vuol dire affrontare il problema di un governo europeo cui faccia capo il sistema nucleare. Certo per l’ Europa che dal secondo dopo guerra ad oggi ha vissuto quasi ottant’anni di serenità, questo è un cambiamento drammatico. Dovrà riflettere con attenzione e continuare ad interloquire con gli Usa per ottenere delle rassicurazioni. Ma se la risposta fosse quella che Trump da’ durante i suoi show quotidiani c’ è da preoccuparsi sul serio e allora bisogna agire di conseguenza.
Difesa europea tra sicurezza e nuovi equilibri geopolitici
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