Ospitality di qualità si può fare recuperando strutture
Dopo aver conseguito la maturità scientifica al liceo “E. Fermi”, nel 1994, a soli 23 anni si laurea, 30 anni fa, con il massimo dei voti, in economia e commercio, di Bari. Per potenziare la sua formazione, l’anno dopo si trasferisce a Trieste per frequentare e conseguire un master in “business administration” presso il MIB School of Management per, poi, frequentare, il corso di gestione delle entrate in Svizzera, a Losannala alla prestigiosa “Ecole hôtelière”, la prima scuola di gestione dell’ospitalità al mondo. Con queste basi formative inizia la storia del 52enne, imprenditore barese impegnato nel settore “hospitaly”, Piergiorgio Mangialardi, figlio di due insegnanti. Terminati gli studi inizia la sua esperienza lavorativa che lo porta a lavorare, come manager, in Pam Retail, Candy, Bormioli e Vodafone. A metà degli anni 2000 inizia la sua attività di insegnate con la docenza al master “Experience Hotel Design” del Politecnico di Milano, poi, passa a insegnare al Master “International Executive Master Interior Design” dello stesso politecnico fino 2008 quando diventa direttore del master della Luiss “5 stars hotel management” promosso e coordinato dal Forte Village Resort Sardegna e dell’Hotel Business School di Cagliari. Nel 2015 il Master fu premiato da Eduniversal come terzo miglior Master in “Tourism and Hospitality Management” al mondo. Riconoscimento quest’ultimo che induce il politecnico meneghino ad affidargli la docenza in Cina del corso di “Hotel Experience Design”. Sono gli anni quelli nei quali pubblica “Agriturismo e ospitalità rurale” e il “Libro bianco del Turismo” pubblicato per il Ministero delle Attività Economiche, occupandosi di turismo nel Mezzogiorno e di aree di attrazione turistica. Anni nei quali affianca, anche, l’impegno consulenziale occupandosi del progetto “Sviluppo Italia” per il governo italiano per la realizzazione del polo turistico integrato con un investimento di 400 milioni di euro, poi si occupò della Riorganizzazione strategica del Tour Operator “Viaggi del Ventaglio” per finire questa esperienza con la TURISMA Hospitality Consulting, spin-off manageriale di Deloitte. Nel 2006, in occasione dei giochi olimpici invernali, per “Torino Ospitalità Turismo Industria” si occupa di redigere il business plan per il supporto ai villaggi media per l’opitalità della stampa italiana ed estera. Da oltre 20 anni è membro operativo della ONLUS TUCSHA, l’associazione turistico sportivo culturale diversamente abili di Bari, poi, entra a far parte della YPO Chapter Italia, il club mondiale di circa 23.000 giovani presidenti. Dal 2019 al 2021 diventa consigliere di amministrazione di IUSE – Istituto Universitario di Studi Europei a Torino. E nel 2020 riceve il premio internazionale “Bronzi di Riace”, quale miglior brand per il made in Italy settore hospitality. Un giovane promettente, che a metà degli anni novanta che lascia Bari appena laureato e, nel corso degli anni, mentre insegna in importanti atenei e pubblica autorevoli studi sul settore turistico del bel Paese, fonda e crea una delle realtà imprenditoriali più importanti italiane, nel settore turistico “Allegroitalia Hotel & Condo”. Nel 2012 fonda la Mapi che opera come fornitore di servizi per l’Esercito Italiano, l’Arma dei Carabinieri, la Marina Militare, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, la Regione Piemonte (EDISU), L’Università degli studi dell’Insubria (Varese), CONI FIJLKAM di Roma, il Comune di Bologna. Piergiorgio, brillante 50enne, padre di due figli che in questo momento studiano a Bari, nella sua città d’origine, vive da tantissimi anni al nord Italia tra Torino, Bologna e Milano dove attualmente risiede in pianta stabile. “Da quando ho iniziato a fare l’imprenditore ho avviato oltre 90 strutture ricettive, circa la metà di queste sono alberghi, gli altri sono: ristoranti, bar, centri sportivi e beach club. Si tratta quasi sempre di strutture che erano chiuse o che avevano dei problemi e che andavano ristrutturate e fatte ripartire”. Spiega l’imprenditore legatissimo alla sua terra, che poi aggiunge: “Nella mia attività imprenditoriale mi sono specializzato nel recupero di attività non funzionanti che vengono poi, grazie agli investimenti e alla dedizione al sacrificio dei miei collaboratori, vengono fatte ripartire.” Per lui “la risorsa più importante nel settore del turismo sono i collaboratori, le persone, gli esseri umani che riescono a creare empatia e, soprattutto, che cercano di mettere entusiasmo, dedizione e talento nel loro lavoro”. Attualmente il gruppo impiega circa 400 dipendenti e molti di questi vengono dal sud Italia e, anche, dalla vicina Albania. “Spesso mi chiedono qual è l’albergo a cui sei più legato? E la mia risposta è sempre la stessa ovvero al mio agriturismo nei trulli in valle d’Itria, ad Ostuni che ha realizzato mio padre con tanti sacrifici e che adesso è una struttura ricettiva totalmente green dove si produce anche un buon vino, delicate marmellate di ciliegie e tanti pomodori. La Puglia e in particolare Bari, negli ultimi 10 anni, ha avuto il maggior incremento rispetto al resto d’Italia, di ricettività soprattutto di fascia alta. Questa crescita è dovuta principalmente alla oculata valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni, alla capacità di saper mantenere vive la storia e le bellezze della cultura pugliese. Questa crescita deve ringraziare tutte quelle persone che giorno per giorno riescono a inventarsi novità attrattive mantenendo, però, fede alla tradizione e anche al senso di ospitalità che caratterizza la nostra terra.