Trump: ‘Oggi la telefonata per il cessate il fuoco in Ucraina. Vediamo se riusciamo a mettere fine a questa guerra’

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Si terrà oggi, martedì, l’attesa telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin. Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente Usa, parlando con i giornalisti sull’Air Force One, durante il volo di ritorno a Washington dopo il fine settimana trascorso nella sua residenza a Mar-a-Lago

«Stiamo andando abbastanza bene, credo, con la Russia. Vedremo se avremo qualcosa da annunciare, forse entro martedì. Martedì parlerò con il Presidente Putin», ha detto Trump, aggiungendo che «nel fine settimana è stato fatto molto lavoro, vogliamo vedere se riusciamo a porre fine a questa guerra. Forse ci riusciremo, forse no, ma credo che abbiamo ottime possibilità», ha proseguito, chiarendo di ritenere che «molto di questo sia già stato discusso, da entrambe le parti». Trump, inoltre, ha precisato che i negoziati includeranno colloqui su territori e centrali elettrici, sottolineando che molti territori «sono molto diversi da come erano prima della guerra». I colloqui, ha poi aggiunto, in corso hanno già incluso discussioni sulla «divisione di alcuni beni».

Secondo quanto riferito dal viceministro degli Esteri di Mosca, Alexander Grushko, in un’intervista al quotidiano Izvestia, la Russia chiederà garanzie di sicurezza «concrete» e «di ferro» come parte di qualsiasi accordo di pace con Kiev. Grushko non ha fatto alcun riferimento alla tregua di 30 giorni proposta dagli Stati Uniti e accettata dall’Ucraina. «Queste garanzie devono includere lo status di neutralità dell’Ucraina e il rifiuto dei Paesi della Nato di accettarla nell’Alleanza atlantica». ha precisato il vice di Lavrov, ribadendo l’opposizione della Russia al dispiegamento di soldati dell’alleanza atlantica in Ucraina. «Non importa sotto quale nome: contingente Ue, contingente Nato, o su iniziativa di un Paese. Se appaiono – ha detto – significa che sono dispiegati in una zona di conflitto, con tutte le conseguenze che ciò comporta per i contingenti coinvolti nel conflitto».

Dopo essere stato a Mosca per incontrare il leader del Cremlino, l’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti, ha fatto il punto sulle trattative per la ricerca di una tregua in Ucraina. Witkoff ha spiegato che il suo faccia a faccia con Putin è stato “positivo” ed è durato “tre o quattro ore” nel corso delle quali la discussione è stata imperniata sulla “ricerca di soluzioni per la crisi ucraina”. L’uomo di fiducia di Trump ha confermato che il tycoon punta a giungere a una soluzione in un lasso di tempo relativamente breve, che Trump quantifica in “settimane”. Una dichiarazione che è stata immediatamente ripresa dalla Tass, come a certificare un implicito avallo del Cremlino.

Il colloquio tra Trump e Putin “darebbe un impulso positivo ai negoziati sull’Ucraina dimostrerebbe la loro disponibilità a raggiungere una pace duratura”, ha aggiunto in una successiva intervista alla Cbs l’inviato speciale della Casa Bianca. Ha pure rimarcato come Putin e Trump abbiano mantenuto un “rapporto reale” sin dal primo mandato di Trump: “Penso che questa sarà una chiamata molto positiva e costruttiva tra i due uomini, tra i due presidenti”, ha concluso. Parallelamente alle interlocuzioni con Mosca gli Stati Uniti stanno portando avanti anche quelle con Kiev e, a tal proposito, è previsto un incontro fra delegazioni la prossima settimana.

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