Cateno De Luca, attuale sindaco di Taormina, crea una lista per le elezioni europee, attraverso la quale, per una scelta politico-strategica, rinnega se stesso. ‘Liberiamo Messina dal Ponte di Matteo Verdini’, è il titolo della manifesta-zione organizzata a Torre Faro, durante la quale ad intervenire contro il Ponte sullo Stretto sono stati proprio De Luca e il sindaco di Messina, Federico Basile, da sempre favorevole al Ponte. Dove sta l’incoerenza? E’ presto detto: è tutta un’incoerenza. So-prattutto se consideriamo il fatto che fino a quattro anni fa Cateno De Luca organizzava manifestazioni e flash mob pro Ponte, definendo l’infrastruttura come “Opera volano per lo sviluppo“.
Ma la poltrona europea è un obiettivo ambizioso e non semplice, quindi cambiare opinione politica sul Ponte non è certo un problema per De Luca, che spera in questo modo di raccattare voti tra i No Ponte.
E’ impensabile che chi ha sempre votato a sinistra, come buona parte dei contrari al Ponte, decida ora di votare per De Luca, tra l’altro già inviso da buona parte del mondo di sinistra. Di certo c’è solo che tra i suoi simpatiz-zanti, che sono favorevoli al Ponte, non lo voteranno e perderà e quel ba-cino di voti.
De Luca, dimostra di non pensare al bene del proprio territorio, ma solo a conquistare un seggio europeo.
‘A Capo Peloro si è consumato il tradimento elettorale di De Luca-Basile nei confronti dei messinesi. Si sono presentati agli elettori come sostenitori del Ponte e dopo aver preso i voti dai messinesi adesso strappano quella parte di programma per fare campagna elettorale per le Europee. E’ stato imbarazzante vedere sul palco il sindaco Federico Basile e il vicesindaco Salvatore Mondello barcamenarsi per giustificare i capricci del loro leader’. E’ quanto dichiara il senatore Nino Germanà, vice capogruppo Lega a Palazzo Madama.
‘La delusione per il suo strumentale cambio di posizione è palese anche tra i suoi fan che sempre di meno accorrono per ascoltare i racconti delle sue gesta epocali. Ha ragione De Luca quando dice che solo i cretini non cambiano idea. Ma la differenza tra lui e Salvini è che Salvini sta onorando quanto ha inserito nel suo programma elettorale mentre De Luca sta sistematicamente tradendo i suoi elettori pur di appagare il suo ego smisurato’, conclude Germanà.
‘È chiaro che il buon Ninitto Germanà ancora una volta non ha capito cosa sta accadendo. Poco male, ancora una volta proviamo a spiegarglielo magari gli facciamo un disegnino così gli viene più facile. Rispetto alle considerazioni sulla partecipazione ai nostri eventi neanche rispondiamo. Per noi parlano le immagini che mostrano il popolo libero’, dichiara il leader di Sud chiama Nord e federatore della lista Libertà, Cateno De Luca che replica alle dichiarazioni di Nino Germanà.
‘Abbiamo denunciato a Torre Faro la truffa di Stato che il buon Matteo Verdini sta mettendo in atto ai danni della Sicilia e dei Siciliani. Germanà se ne ha gli elementi risponda nel merito delle verità che abbiamo portato a conoscenza della città. Inutile tentare di sviare il discorso. Germanà e Salvini scendano in piazza a smentirci. Qualcosa mi dice però che questo non avverrà perché abbiamo ragione e a parlare sono i documenti. Conoscendo i personaggi ci aspettiamo rappresaglie. Dico chiaramente a Germanà e Salvini che di fronte ad una reazione scomposta, mirata a colpire chi alza la testa nei confronti di questa truffa, reagiremo come siamo abituati a fare’, conclude De Luca.
Il sindaco Basile non le manda a dire al senatore della Lega Nino Germanà: ‘Fa sorridere il senatore Nino Germanà quando parla di rimangiarsi quanto detto, perché basta ricordarsi – evidenzia – cosa diceva Salvini sul ponte fino a qualche anno fa, quando ne sbeffeggiava i promotori. Chieda a Salvini perché ha cambiato idea invece di preoccuparsi del Sindaco di Messina che sta avendo il compito di evidenziare tutte le criticità di una procedura che oggi, non si preoccupa minimamente degli impatti che avrà sulla città. Più leggo e studio il progetto, seguo le procedure e sento descrivere le opere in programma e più mi convinco che serve darsi una svegliata difendendo un territorio che da 20 anni è bloccato sulla parola Ponte mentre proprio adesso che avevamo impresso una pianificazione e una strategia ci ritroviamo a dover capire come fare coesistere vita quotidiana e cantieri. Il centro destra dov’è quando si parla di Messina e di cosa e quanto dovrà sopportare la città in termini di traffico da cantieri e risorse del territorio? Ma Germanà, e tutta la deputazione del centro destra, ha idea di quanta acqua è necessaria per realizzare le opere in progetto? – si chiede il sindaco – ricordo, in una stagione dove la siccità fa da padrona e la Sicilia muore di sete, Germanà parla solo di Ponte. Ma l’ha mai aperto il progetto del ponte? Io credo di no perché delle due l’una. O nasconde la sua preoccupazione per la città per motivi di appartenenza politica, oppure di Messina non gli importa nulla. Lui e tutta la deputazione di centro destra cosa hanno speso in termini di impegno per Messina in questa procedura? Allora, ci fornisca gli atti – continua Basile – nei quali si evidenzia l’impegno a favore della città di Messina in termini di occupazione garantita, tutela delle risorse territoriali e ambientali e gestione delle opere complementari e compensative. Anzi nel contempo, invito la deputazione di centro destra a un confronto sul progetto Ponte e vorrei che proprio loro mi spieghino come sarà possibile e fattibile collegare i cantieri delle gallerie e del ponte alla viabilità che insiste sulla Panoramica o alla SS113 da Mortelle a Ortoliuzzo. Simili dichiarazioni le ritengo ascrivibili più a un inizio di campagna elettorale, perché oggettivamente, se si vivesse un po’ più la città forse si sarebbe in grado di percepire come il ponte non è la metà di un programma elettorale, programma che a distanza di 22 mesi ha piuttosto dato e continua a dare risposte alla nostra città con grande senso di responsabilità che è prerogativa di un buon amministratore. Il sindaco di Messina ha un compito, il bene della città e dei messinesi prima di tutto. Il ponte? Prima Messina’.
Il leader di ‘Sud Chiama Nord’, Cateno De Luca, da qualche giorno sta male. Dopo il malessere accusato sul palco ecco l’annuncio dello stop alle attività.
C’è apprensione per le condizioni di salute di De Luca, che nelle scorse ore aveva accusato un malore al termine di un comizio. In quell’occasione, il politico era stato colto da diversi colpi di tosse che lo avevano costretto a chiedere aiuto ad altre persone presenti al suo fianco in quanto non in grado di reggersi in piedi. Come conseguenza del problema fisico era stato ricoverato in ospedale.
Si apprende che il leader di ‘Sud chiama Nord’ è affetto da una polmonite acuta, associata a un significativo stress psicofisico e ad un eccessivo affaticamento fisico.
Per questa ragione, il politico ha dovuto sospendere immediatamente ogni tipo di attività. Per lui un periodo di stop per cercare di recuperare al meglio e tornare carico in vista delle Europee per le quali è candidato con la lista Libertà.
Nello specifico, è sottoposto a un trattamento farmacologico intensivo, il quale richiede la sua completa concentrazione in un ambiente privo di stress emotivo. Di conseguenza, ogni attività che possa causare stati emotivi è stata sospesa. I medici hanno raccomandato un congruo periodo di degenza in ospedale. Sulla base di ulteriori accertamenti, verrà comunicata la durata prevista della permanenza presso il policlinico di Messina. È essenziale, impongono i sanitari, che Cateno De Luca si dedichi esclusivamente al suo recupero psicofisico durante questo periodo, pertanto la partecipazione a qualsiasi altra attività risulta impossibile.
A questo punto è d’obbligo chiedersi: De Luca, causa polmonite, perderà il ‘ponte’ per le europee?