Cinema Chorale – Immersive Concert il suono del cinema prende vita

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La sera di mercoledì 9 aprile si è tenuta al Forum Theatre, cuore pulsante del Roma Film Music Festival 2025, una delle esperienze più coinvolgenti e sorprendenti dell’intera rassegna: Cinema Chorale – Immersive Concert non è stato un semplice concerto, ma una vera e propria esplorazione multisensoriale del rapporto tra voce e immaginario cinematografico.

Guidati dalla bacchetta raffinata e sapiente del Maestro Ludwig Wicki, il Labirinto Vocale e le Sezioni Auree hanno dimostrato come la coralità possa riscrivere e in alcuni casi trasfigurare alcune delle colonne sonore più celebri della storia del cinema. Il programma ha proposto un viaggio articolato, musicale ed emozionale, toccando autori come John Williams, Hans Zimmer, Ennio Morricone, Vangelis, Bruno Coulais, Leonard Cohen, Simon & Garfunkel, Howard Shore e David Lang.

L’apertura con La grande bellezza ha subito collocato il pubblico in una dimensione sospesa, le immagini del film sono state proiettate non solo sullo schermo centrale, ma anche lungo tutte le pareti laterali del teatro, creando un effetto panoramico che ha reso la visione totalizzante e la musica perfettamente integrata in uno spazio visivo tridimensionale. È proprio qui che il Forum Theatre ha giocato un ruolo decisivo: le sue tecnologie immersive hanno fatto vibrare ogni dettaglio vocale con precisione e profondità.

Sotto il profilo musicale, la qualità interpretativa è stata altissima. L’arrangiamento di The Sound of Silence da Il Laureato ha rivelato una scrittura corale attenta all’intimità del brano, sfruttando il respiro collettivo per dare forma a un silenzio sonoro denso di significato. Misty Mountains, tratto da Lo Hobbit, ha impresso un’impronta monolitica, con i bassi profondi a creare un fondale di tensione epica. L’intensità non è mancata nemmeno nei brani di ispirazione spirituale o politica, Here’s to You da Sacco e Vanzetti è stata proposta in una versione vocalmente molto emozionante che ha reso omaggio alla forza della memoria coinvolgendo il pubblico in maniera diretta. Agnus Dei da Platoon ha colpito per la densità armonica e la capacità di evocare dolore e sacralità in un perfetto equilibrio.


Alcuni dei momenti più coinvolgenti sono da ascrivere alla rielaborazione di colonne sonore epiche come quella de Il Gladiatore in cui è emerso il respiro maestoso dell’impasto vocale, e L’Ultimo Samurai, riarrangiato per l’occasione dal tenore Carlo Putelli, che ha saputo mantenere la solennità del tema originario esaltando la varietà timbrica del coro, la cui tessitura vocale, fluida e stratificata, ha trasmesso energia senza mai scivolare nell’enfasi retorica.

E poi c’è stato lo spazio per la poesia con Schindler’s List nella sua trasposizione per voci che ha rapito la sala riuscendo a tenerla nel silenzio più assoluto, e Blade Runner che ha dato prova di come l’elettronica si possa tradurre in coralità grazie a un lavoro d’arrangiamento sofisticato, fatto di armonie sospese e atmosfere liquide.

Notevole anche l’esecuzione strumentale di Gabriel’s Oboe da Mission di Morricone, affidato al sax soprano di Francesco Marini: un’esecuzione che ha saputo emozionare con la sua linea cantabile e la raffinatezza dinamica, collocandosi come punto di rottura espressiva all’interno del percorso vocale.
Le voci hanno mostrato grande coesione, flessibilità stilistica e padronanza tecnica, il merito va anche al Maestro del Coro, Giuliano Mazzini, artefice di un lavoro di cesello su intonazione e microdettagli timbrici. Mazzini ha dimostrato una sensibilità rara nell’approccio alla vocalità corale, portando avanti una ricerca sull’intonazione naturale che ha reso le esecuzioni vive, risonanti, vere, permettendo al suono di respirare e facendo emergere quella microtonalità che, raramente esplorata, rende la musica ancora più vera e vibrante. Mazzini si conferma come uno dei più promettenti e sensibili preparatori di coro a livello nazionale.

In un equilibrio perfetto tra emozione e precisione, Cinema Chorale ha tracciato una nuova via per la fruizione della musica da film: non più semplice accompagnamento delle immagini, ma protagonista di una narrazione sonora che parla direttamente alla coscienza e alla memoria collettiva.

Il Roma Film Music Festival, ideato e diretto da Marco Patrignani, si conferma così come un luogo privilegiato di sperimentazione e ascolto, dove la musica per immagini ritrova piena dignità artistica, aprendo varchi emotivi e percorsi nuovi per il pubblico di ogni generazione.

ROMA FILM MUSIC FESTIVAL 2025
CINEMA CHORALE – Immersive Concert
LUDWIG WICKI
LABIRINTO VOCALE
SEZIONI AUREE
Riccardo Biseo e Denis Volpi | Pianoforte
Francesco Marini | Sax alto e Soprano
Giuliano Mazzini | Maestro del Coro
Ph Foto Sezioni Auree: Chiara Pasqualini (MIUSA)
www.romafmf.com
www.labirintovocale.com

FORUM THEATRE, Piazza Euclide 34 – Roma
www.forumthatre.eu – Tel. 068084259 – info@forumtheatre.eu

Loredana Margheriti

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