Don Bosco 2000 incontro l’Ambasciatrice d’Italia in Mauritania Laura Bottà: cooperazione, Sahel ed educazione al centro del dialogo

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In occasione del loro passaggio a Nouakchott, lo scorso 7 aprile, durante il viaggio in Africa per la raccolta fondi destinata alla costruzione di un dispensario sanitario in Senegal, Agostino Sella, presidente dell’associazione Don Bosco 2000, e il volontario Marco Canzonieri sono stati ricevuti dall’Ambasciatrice d’Italia in Mauritania, Laura Bottà, presso la sede dell’ambasciata italiana.
Un incontro intenso e autentico, che ha messo al centro la complessa situazione geopolitica del Sahel e il valore della cooperazione internazionale. In particolare, si è parlato dei progetti promossi da Don Bosco 2000 in Africa occidentale, a partire dal dispensario in costruzione nel sud del Senegal, e del nuovo intervento previsto in Mali, in una zona di confine, delicata ma carica di speranza.
La Mauritania si è dimostrata un Paese amico: accogliente, stabile e profondamente dignitoso, in cui il dialogo tra culture e popoli è una realtà concreta. In questo contesto, la presenza italiana si è rafforzata nel 2024 con l’apertura dell’ambasciata a Nouakchott, un passo importante per tutta la cooperazione italiana in Africa occidentale.
L’Ambasciatrice Bottà ha avuto una lunga e significativa carriera diplomatica. Prima del suo incarico in Mauritania, è stata Ambasciatrice d’Italia in Mongolia, dove ha promosso importanti iniziative culturali e accademiche tra i due Paesi. In passato ha anche lavorato presso la Direzione Generale per la Cooperazione e lo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, gestendo i rapporti con numerose organizzazioni e seguendo direttamente progetti in Africa. La sua esperienza e la sua visione hanno arricchito l’incontro, soprattutto nel confronto sui temi migratori.
In particolare, l’Ambasciatrice ha sottolineato due chiavi fondamentali per comprendere le dinamiche migratorie africane: l’educazione e la formazione professionale. Temi su cui Don Bosco 2000 lavora quotidianamente, nei progetti di migrazione circolare e cooperazione comunitaria, tra Italia e Africa.
Durante l’incontro, l’ambasciata ha voluto dare un segno concreto di sostegno, contribuendo direttamente al progetto del dispensario, in uno spirito di corresponsabilità che rafforza l’alleanza tra istituzioni e società civile.

Agostino Sella, presidente di Don Bosco 2000, ha dichiarato: “Essere ricevuti dall’Ambasciatrice Bottà è stato un onore e una conferma del valore del nostro lavoro. La sua disponibilità e profondità di visione ci hanno colpiti. Per chi lavora nei villaggi del Senegal, del Gambia e del Mali, sapere che lo Stato italiano è presente e vicino, fa davvero la differenza. L’ambasciata, con i suoi funzionari e i quattro carabinieri italiani in servizio, è un presidio di umanità e professionalità. La cooperazione e la diplomazia possono e devono camminare insieme. Questo incontro lo dimostra.”

Don Bosco 2000, iscritta alla legge 125/2014 sulla cooperazione internazionale, è attiva in progetti di sviluppo tra la Sicilia e l’Africa occidentale, promuovendo modelli di migrazione circolare che mettono al centro l’educazione, l’agricoltura sostenibile e il protagonismo giovanile.





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