Lo Sport come ponte per la Pace

Date:

La Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace (IDSDP) (International Day of Sport for Development and Peace – IDSDP) proclamata dall’Assemblea Generale dell’ONU con la risoluzione 67/296 nel 2013 per riconoscere il potere dello sport nel promuovere un cambiamento positivo, superare le barriere e trascendere i confini. A tal fine molte organizzazioni del sistema delle Nazioni Unite, tra cui il Forum Internazionale sullo Sport, la Pace e lo Sviluppo, organizzato insieme all’Ufficio delle Nazioni Unite per lo Sport, lo Sviluppo e la Pace (UN Office on Sport for Development and Peace – DISD), hanno già stabilito delle partnership con il Comitato Olimpico Internazionale. La missione e il ruolo del Comitato, come stabilito nella Carta Olimpica, sono di mettere lo sport al servizio dell’umanità e di promuovere una società pacifica e stili di vita sani, associando lo sport alla cultura e all’educazione e salvaguardando la dignità umana senza alcuna discriminazione. L’Assemblea Generale riconosce anche il ruolo che il Comitato Paralimpico Internazionale svolge nel mostrare i risultati degli atleti con una disabilità ad un pubblico globale e nell’agire come un veicolo primario per cambiare la percezione sociale dello sport e la disabilità. Lo sport, dunque, come strumento di pace e come legame tra i popoli. La ricorrenza viene celebrata ogni anno in tutto il mondo, in memoria della data di inizio dei primi Giochi Olimpici dell’era moderna del 1896 che si sono svolti ad Atene. In occasione della Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace, martedì 8 aprile 2025, il Salone d’Onore del CONI ha ospitato la seconda edizione della Conferenza Internazionale Sport e Pace, un evento che ha unito istituzioni, atleti, accademici e rappresentanti diplomatici per discutere il ruolo dello sport come strumento di coesione sociale, salute e sviluppo sostenibile. L’evento è stato organizzato dal CREG dell’Università di Roma Tor Vergata in collaborazione con l’Istituto Diplomatico Internazionale, Promet Impresa Sociale e l’AICS. Il Rapporto Osservatorio Valore Sport 2025, ha rivelato dati contrastanti: da un lato, lo sport contribuisce con 26,2 miliardi di euro al PIL italiano (1,4%) e impiega oltre 425.000 persone; dall’altro, l’Italia resta uno dei Paesi più sedentari d’Europa, con l’80,3% degli adulti e il 91,7% dei ragazzi che non raggiungono i livelli di attività fisica raccomandati dall’OMS. Le disuguaglianze nell’accesso allo sport persistono, specialmente tra giovani, anziani, donne e residenti nel Sud. Per invertire questa tendenza, il documento propone la visione “2050 – Italia in Movimento”, con raccomandazioni chiave: a) investimenti in infrastrutture: solo il 40% delle scuole italiane dispone di una palestra; b) Prevenzione sanitaria: ridurre i 6,7 miliardi di costi sanitari legati alla sedentarietà; c)turismo sportivo: valorizzare eventi come Milano-Cortina 2026 e il Tour de France. Uno dei temi centrali della Conferenza è stato il ruolo dello sport nell’inclusione sociale. Le Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024 hanno messo in luce i successi degli atleti italiani con background migratorio, dimostrando come lo sport possa essere un potente strumento di coesione. Tuttavia, la stampa ha spesso confuso le identità, focalizzandosi sulle “sfumature di colore” piuttosto che sul valore delle prestazioni. La Conferenza ha anche affrontato temi come la parità di genere, l’invecchiamento attivo e il contrasto alle discriminazioni. Modelli come il programma francese “Génération 2024” sono stati indicati come best practice da replicare. “Lo sport non è solo competizione, ma un linguaggio universale di pace”, ha concluso uno dei relatori. Un messaggio che risuona forte in un mondo dove lo sport può davvero essere un ponte per un futuro più equo e unito. Lo Sport come Ponte per la Pace: Un Linguaggio Universale per l’Inclusione e lo Sviluppo. La Conferenza ha sottolineato come lo sport possa superare barriere geografiche, culturali e sociali, promuovendo una società pacifica e inclusiva. Citando le parole di Nelson Mandela, “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo”, i relatori hanno evidenziato la capacità dello sport di ispirare, unire e creare speranza, soprattutto tra le giovani generazioni.

Paolo Iafrate

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Condividi post:

Sottoscrivi

Popolare

Articoli Correlati
Articoli Correlati

Mattarella operato ieri sera: intervento per pacemaker riuscito e nottata tranquilla

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato ricoverato...

ECCE (H)OMO – Una diversa storia di normalità. Identità, coraggio e ironia all’Off/Off Theatre

All’OFF/OFF Theatre di Roma va in scena “Ecce (H)omo...

Medici senza Frontiere: “Gaza è diventata una fossa comune”

Per l'agenzia di assistenza medica Medici Senza Frontiere (Msf)...

Varsavia, aumentano attacchi informatici russi in vista del voto

Il ministero degli Affari Digitali polacco ha allertato sul...