Da oggi Meta inizierà l’addestramento dei propri modelli di Intelligenza artificiale generativa, utilizzando i contenuti pubblici, condivisi dagli utenti adulti sulle sue piattaforme nell’Unione europea. Tutti i post (testo, foto e video) ed i commenti pubblici, degli utenti europei saranno utilizzati per alimentare l’intelligenza artificiale. Non saranno coinvolte le chat private con singoli utenti o gruppi di utenti su Whatsapp o Messenger. Da qualche settimana, la soluzione è sbarcata nelle app ed ora arriva la conferma della riattivazione dell’addestramento del modello. A partire da questa settimana, quindi, tutte le persone che si trovano nell’Unione europea e che utilizzano i social media di Meta – Facebook, Instagram e Threads – inizieranno a ricevere notifiche che spiegano la tipologia dei dati che verranno utilizzati. Agli utenti, però, sarà fornito anche il link al modulo per opporsi che permetterà di negare l’uso dei propri post in modo semplice e immediato. Una scelta obbligata, quest’ultima, per il colosso statunitense per ovviare alla sospensione del lancio di Meta AI, decisa nella scorsa estate, e del suo ‘addestramento’ in tutta l’Unione Europea.
Meta, in una nota, fa sapere che, dopo circa un anno, rispetto a quanto già avvenuto in altri mercati, questo processo arriva in Europa: un ritardo, per l’azienda, addebitato a un contesto regolatorio complesso e nebuloso. “Accogliamo con favore la chiarezza fornita sia dalla Irish Data Protection Commission che dallo European Data Protection Board”, gli organi a difesa della privacy che hanno giurisdizione sulle attività europee del colosso statunitense, “che ci ha permesso di compiere questo passo successivo”, si legge nel comunicato.