La Serbia che è un Paese candidato a entrare nell’Unione Europea ha sottoscritto un accordo con la Cina sul libero scambio tra le due nazioni e la cosa crea non poche fibrillazioni a Bruxelles. L’intesa arriva dopo che, negli ultimi tempi con sempre maggiore frequenza l’Ue ha criticato Pechino per gli aiuti di stato ai produttori cinesi di veicoli elettrici che, in pratica, alterano i basilari principi di concorrenza con i marchi europei. Un altro fattore di preoccupazione dell’Ue starebbe nell’allineamento della Cina e della Serbia verso le politiche di Mosca sulla guerra in Ucraina. A rendere ancora più caldo il clima è arrivata la dichiarazione di Victor Gao, vicepresidente del Center for China and Globalization di Pechino, che ci ha tenuto a far sapere che “tra la Cina e la Serbia c’è un’ampia condivisione, perché sono due Paesi che vedono il mondo con lenti simili. E poi, se la Serbia può diventare anche un importante centro di produzione di auto elettriche, accelererà questa trasformazione dalle auto a combustibile alle auto elettriche”.
L’accordo serbo-cinese preoccupa l’Ue
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