«Mi ero ormai dimenticata che cosa è una classe». Maryna Taranenko vive a Kharkiv , la seconda città dell’Ucraina. Ha 17 anni. E da quattro anni non metteva piede in un’aula: prima per il Covid; poi per la guerra che dal 2022 sta distruggendo il suo Paese. Da lunedì scorso, però, è tornata in classe grazie alla prima scuola sotterranea aperta in Ucraina. Un intero istituto costruito sottoterra in un’ex area industriale. A volerlo è stata l’amministrazione comunale della metropoli a cinquanta chilometri dal confine con la Russia verso cui sta avanzando l’esercito di Putin, sotto il fuoco dei bombardamenti che continuano a prendere di mira la città. Un plesso-rifugio per le lezioni sicure, secondo il municipio, e al riparto dai missili targati Mosca.
Sono seicento gli studenti che già lo frequentano, dalle elementari alle superiori. Saranno più di novecento da settembre. «Considerando il fatto che il numero delle famiglie disposte a far studiare i loro figli in presenza supera di gran lunga il computo dei posti disponibili nella nuova scuola, speriamo di realizzarne almeno altre tre in ulteriori aree della città», sottolinea il sindaco Ihor Terekhov.