La Procura di Milano ha smantellato una rete criminale guidata dal presunto boss della mafia turca Baris Boyun, uno degli uomini più ricercati da Ankara. E’ stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone di origine turca ma che vivono in Italia, Svizzera, Germania e Turchia. Stamattina all’alba una task force congiunta di forze dell’ordine italiane e dell’Interpol ha fatto irruzione in un appartamento di Bagnaia, nel Viterbese, dove risiedeva da tempo, agli arresti domiciliari e piantonato, il presunto boss della mafia turca Baris Boyun. Boyun, da un’abitazione di Crotone dove era inizialmente ai domiciliari con braccialetto elettronico per detenzione e porto di arma comune da sparo, continuava a dirigere e coordinare la sua rete che agiva in Europa. I destinatari delle misure cautelari sono indagati, a vario titolo, per associazione per delinquere aggravata anche dalla transnazionalità, banda armata diretta a costituire un’associazione con finalità terroristiche e a commettere attentati terroristici, detenzione e porto illegale di armi “micidiali” e di esplosivi, traffico internazionale di stupefacenti, omicidio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’operazione ha coinvolto centinaia di poliziotti tra la Svizzera e l’Italia.
Baris Boyun, arrestato nel Viterbese presunto boss della mafia turca
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