Marine Le Pen a Tajani: ‘Noi anti-europeisti? Non ha letto il nostro programma’

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Alimentato dalla notizia dell’allontanamento del Rassemblement di Marine Le Pen dalla destra estrema tedesca di Afd e la possibile esclusione dei tedeschi da Identità e democrazia (la famiglia europea dove siedono i parlamentari di Salvini), preoccupa non poco Antonio Tajani. Che non a caso accentua a ogni occasione la vocazione centrista in ossequio al Ppe, moderata e rassicurante, contro il pericolo destabilizzante delle ali estreme.

L’isolamento di Adf rappresenta una novità strategica negli equilibri europei: si farebbe strada un progressivo spostamento di Id verso il centro e uno smarcamento definitivo dagli impresentabili di Alternative für Deutschland  da parte di Marine Le Pen, prezioso viatico per la corsa all’Eliseo. Ovvio che Tajani non abbia gradito. “Mi sembra un fatto positivo che finalmente, ascoltando anche le mie parole passate la Lega, si sia schierata per l’espulsione di questo partito, Afd, appunto. Il problema non è la Lega ma Afd”, dice  Tajani, che subito dopo attacca Marine Le Pen, la signora “che vuole uscire dalla Nato. Non si può pensare di governare l’Europa essendo contro l’Europa. La Le Pen non è sicuramente un’europeista’”, sentenzia il numero uno di Forza Italia.

È sorprendente, dato il suo ruolo politico, che Antonio Tajani ignori il programma del primo partito di Francia”, replica Marine Le Pen. Che, dopo la rottura con gli impresentabili di Adf, ha tutte le carte in regola per giocare una nuova partita in Europa e preoccupa il leader forzista. Tajani, che di cose europee se ne intende, commette un errore quando afferma che il Rassemblement national desidera uscire dalla Nato, prosegue la Le Pen. “Il Rn  auspica, come fece il generale de Gaulle, di uscire dal comando integrato della Nato, tenendo conto della specificità della Francia, che possiede la deterrenza nucleare e un esercito completo. Il mite Tajani lo sa bene, ma in queste ore è costretto a fare da controcanto a Salvini su tutto nel duello elettorale all’ultimo voto con la Lega, incollata nei sondaggi a Forza Italia nella corsa per aggiudicarsi il secondo posto nella coalizione guidata da FdI, che veleggia verso il 28 per cento. Tajani dichiara che ‘noi vogliamo distruggere l’Europa’. Questa affermazione è falsa: vogliamo salvare l’Europa riorientando le politiche europee. Sono convinta che nella sua carriera Tajani si sia trovato nella posizione di voler cambiare la politica attuata in Italia e sarebbe stato ridicolo accusarlo di voler ‘distruggere l’Italia!’”, prosegue Le Pen.

Poi, Le Pen continua “Se non ricordo male, Silvio Berlusconi era anch’egli molto critico delle scelte fatte dalla commissione europea e delle loro conseguenze sul funzionamento democratico dell’Europa, sulla sua sicurezza o sulla prosperità. La situazione molto difficile dei popoli europei richiede di unire le forze in uno spirito di buona volontà anziché alimentare dispute artificiali e sbagliate’’.

Salvini, manda un segnale chiaro agli alleati di centrodestra, ma soprattutto a Tajani.  “Il voto dell’8 e 9 giugno è un’occasione storica per avere una maggioranza parlamentare a Bruxelles senza la sinistra, senza i socialisti, senza Macron. Certo, se qualcuno del centrodestra dice ‘io con Salvini e la Le Pen non ci voglio stare’, preferisco la sinistra, è chiaro che i numeri cambiano. Spero che nessuno del centrodestra dica questo”.

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