Elezioni Europee. Le Pen stravince in Francia: Macron è doppiato. Germania: Il Pse di Scholz crolla al 15%

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Francia, Germania, Austria e Grecia. Ma anche Croazia e Cipro. Stando ai primi risultati del voto per le elezioni europee in Europa la destra, in alcuni casi, l’estrema destra vince quasi ovunque. Tiene il Ppe mentre è in lieve flessione il Pse. Ma è soprattutto il voto in Francia che rappresenta un terremoto politico con forti ripercussioni sia in Ue che a Parigi. Il partito di estrema destra Rassemblement National, con capolista Jordan Bardella, delfino di Marine Le Pen stravince in Francia mentre crolla nelle urne il partito di Macron: la destra si attesterebbe intorno al 32% più del doppio di quanto conquistato da Renaissance, che fa riferimento al presidente della repubblica, che si ferma al 15,2%.  “Il popolo francese ha inviato un messaggio molto chiaro un risultato storico”, scrive in un messaggio pubblicato su X, Marine Le Pen. “Piazzando la lista del Rassemblement National ad un livello storico, il popolo francese ha inviato un messaggio molto chiaro al potere macronista che, scrutinio dopo scrutinio, si sta disgregando”. Il capolista del Rassemblement National, Jordan Bardella, parlando dopo la vittoria nelle elezioni europee in Francia, attacca il presidente, Emmanuel Macron, ”indebolito” e vittima di una ”sconfitta senza precedenti” e chiede subito nuove elezioni legislative. In Germania, secondo le prime proiezioni, in vantaggio ci sarebbe il partito di destra l’Afd mentre per la Spd si profila una sonante sconfitta. Il partito del cancelliere Olaf Scholz viene accreditato tra il 14/15%. Tiene il Ppe. In Belgio dalle urne esce un Paese spaccato: nelle Fiandre, il voto premia i separatisti di destra ed estrema destra di N-VA (25%) e Vlaams Belang (22,3%), mentre nella francofona Vallonia in testa ci sono i Liberali di MR (31,7%) e i popolari di Les Engagés. Al terzo posto i Socialisti (20,8%). Stando agli ultimi exit poll in Grecia diffusi dall’emittente Ert, i conservatori di Nea Dimokratia sono in testa con una percentuale tra il 27 e il 31%. Segue Syriza, tra il 13,8 e il 17,2%. I socialisti del Pasok sono terzi e si attesterebbero tra l’11,5 e il 14,5%. Dietro di loro i comunisti del Kke, tra l’8,4 e il 10,8 e poi Ellinikì lisi (‘Soluzione greca’) tra l’8,4 e il 10,8%. 

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