Antonio Decaro, dopo la bagarre giudiziaria che lo ha lambito qualche mese fa, forte dei suoi 482.900 voti raccolti, ieri, per la consultazione alle europee si accinge a presentare il conto alla segreteria nazionale del Pd, dopo aver, praticamente, surclassato, in Puglia, il suo “inventore”, Michele Emiliano. L’ex ragazzo, da far proteggere a Bari vecchia vent’anni fa, ha di fatto più che doppiato la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein che, candidata al Centro e nelle Isole, non ha superato le 200.000 preferenze. Con il suo risultato personale, il presidente nazionale dell’Anci ha contribuito significativamente a portare il Pd, in Puglia quasi al 34 per cento, cosa che ha fatto del partito democratico il primo partito della regione, seguito da Fratelli d’Italia con quasi sette punti in meno. Ma non è ancora tutto. L’Antonio che cade sempre in piedi punta, nel pomeriggio, alle elezioni amministrative per il comune di Bari, dove è candidato sindaco Vito Leccese, suo capo di gabinetto, a far eleggere nella lista che porta il suo nome ben sei consiglieri comunali, cosa che gli garantirebbe il controllo, in caso di elezione di Leccese a sindaco, il totale controllo dell’attività amministrativa del comune che ha amministrato per dieci anni. Ovviamente, tutto pare finalizzato a ipotecare la candidatura alla presidenza della Regione Puglia della primavera 2026.