Ritiro delle truppe ucraine dalle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson e impegno di Kiev non aderire alla Nato. In cambio ci sarà un cessato il fuoco e l’avvio dei negoziati di pace. E’ questa la richiesta di Vladimir Putin a Zelensky per mettere fine alla guerra tra Kiev e Mosca. Una proposta che arriva a poche ore di distanza dalla decisione dei grandi della terra al G7, in corso in Italia, sugli aiuti da concedere all’Ucraina. “Oggi facciamo una proposta reale di pace, stiamo parlando non del congelamento del conflitto ma della sua cessazione totale. Noi esortiamo a voltare la tragica pagina della Storia e ripristinare gradualmente le relazioni con l’Ucraina e l’Europa”. Ma, avvertito il capo del Cremlino, se l’Occidente e l’Ucraina rifiuteranno, si assumeranno la ‘responsabilità della continuazione dello spargimento di sangue’. Parole che rappresentano un vero e proprio ultimatum nei confronti dell’Ucraina e della coalizione mondiale che l’aiuta nel conflitto contro la Russia. Per Putin è fondamentale che Kiev non entri a far parte della Nato e che, quindi, possa avere, al massimo, “uno status neutrale, non allineato”, e soprattutto senza armi nucleari. Il presidente russo chiede anche quelle che definisce “smilitarizzazione e denazificazione” dell’Ucraina. “Naturalmente, i diritti, le libertà e gli interessi dei cittadini di lingua russa in Ucraina devono essere pienamente garantiti, le nuove realtà territoriali, lo status delle repubbliche di Crimea, Sebastopoli, Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia come soggetti della Federazione Russa devono essere riconosciute”, ha spiegato Putin nella sua richiesta di pace inviata all’Occidente. Ha, naturalmente, criticato la conferenza di pace sull’Ucraina in programma da domani in Svizzera e ha bollato come un ‘furto’ il congelamento dei capitali russi in Occidente. Immediata la risposta di Zelensky che ha definito la proposta di Putin per porre fine alla guerra “un ultimatum”. “Questi messaggi sono messaggi di ultimatum, non hanno nulla di diverso rispetto ad altri ultimatum che ha fatto anche prima”, ha detto il presidente dell’Ucraina nel corso dell’intervista con il direttore di Sky TG24, Giuseppe De Bellis. “Noi vediamo attualmente che è una rinascita del nazismo quello che fa. È una nuova ondata di questo nazismo, che è un nazismo russo. Vuole che noi diamo una parte dei nostri territori occupati, ma vuole anche quelli non occupati. Parla di regioni del nostro Paese, e lui non si fermerà. Non ci sarà un conflitto congelato”.
Putin. “Pronto a cessate il fuoco e a negoziati”. Zelensky: “E’ un ultimatum”
Date: