Cinquant’anni ruggenti, e non sentirli. «La stampa è un pilastro irrinunciabile della democrazia e voi dal 1974 siete tra i protagonisti», dice infatti Sergio Mattarella. E i prossimi, chissà: visto che «il quotidiano è garanzia dell’autenticità delle notizie», magari saranno ancora migliori. Il Giornale, che sta per compiere mezzo secolo di vita, viene ricevuto al Quirinale dal capo dello Stato in un’udienza cordiale, una chiacchierata informale piena di spunti e molto poco ingessata. Ecco quindi gli auguri «sinceri» per il ruolo del nostro quotidiano nel mondo dell’informazione, «un settore che dall’epoca è molto cambiato». Le parole di «fiducia» sul futuro del Paese, «che sta bene ed ha enormi potenzialità». Le preoccupazioni per il quadro globale, non tanto per una guerra diretta, «ipotesi non realistica», quanto per il rischio delle «continue violazioni dei diritti umani e delle regole internazionali». E poi le foto di gruppo e i regali per il presidente: la prima copia originale del Giornale del 25 giugno 1974, con l’editoriale di Indro Montanelli, e una scultura con il numero 50.
Sallusti si dice emozionato per il progetto che ha messo in cantiere, che è ben più di un restyling. «Cinquant’anni è il tempo di un bilancio e di un rilancio. Nel 1974 Indro Montanelli fondò un giornale liberale svincolandolo da un pensiero unico che vigeva allora. Adesso noi togliamo la scritta fuori dal coro perché vogliamo non essere più una testata contro ma, adeguandoci alla realtà attuale, offrire informazione costruttiva e dare spazio al pensiero, tornare ad essere liberali».
L’informazione in mezzo secolo è cambiata assai, oggi bisogna difendersi da una valanga di fake news, manovre, polpette avvelenate, voci incontrollate. Servirebbe una regolamentazione, l’intervento del governo, anzi delle istituzioni internazionali. Sallusti parla del peso che comunque la stampa mantiene, anche con meno copie vendute nelle edicole. Mattarella concorda. «Il quotidiano resta la garanzia dell’autorevolezza e dell’autenticità delle notizie. Auguri al Giornale e ai suoi 50».