Il metodo che diventa sostanza.Da Borgo Egnazia un esempio

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La presidenza del G7 ha ottenuto buoni risultati sul piano diplomatico, al netto dell’enfasi di parte. Sarebbe sbagliato e inutile negarlo. In primo luogo con il sostegno all’Ucraina e sul cessate il fuoco nella martoriata Striscia di Gaza, ribadendo il principio: “ Due popoli, due Stati È emersa una forte preoccupazione per le operazioni militari di terra , da parte di Israele, che potrebbe dar luogo ad un allargamento del conflitto in tutto il Medioriente. Sul piano dei diritti civili forte preoccupazione per i diritti delle donne , per le ragazze, e per le persone Lgbtqia+, con la condanna di tutte le violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali della persona con l’impegno di tutelare l’uguaglianza di genere. Rispetto a questo si è espresso qualche disappunto riguardo al nostro Paese a causa delle posizioni ideologiche della maggioranza di governo verso l’ aborto.A tal proposito è stato ribadito l’accordo di Hiroshima , per un accesso universale si servizi sanitari compresi i diritti alla salute sessuale e riproduttiva per tutti. La Meloni, per l’Italia è riuscita a portarsi a casa il pieno sostegno al ‘ Piano Mattei, per il sostegno al Continente africano. Biden ha ottenuto quello che voleva, portando sulla sua posizione, tutti i membri del G7, circa il giudizio negativo sulla politica di Pechino che cerca di minare il tessuto industriale dell’Occidente, considerando le nostre democrazie logore e avviate verso un declino inarrestabile. Il vertice nel documento conclusivo ha tenuto insieme storia, identità , posizioni diverse, interessi diversi e a volte contrastanti. Tutto è stato scritto e detto con parole sobrie e misurate, quello che dovrebbe avvenire in ogni democrazia degna di questo nome . Quindi da Borgo Egnazia un grande insegnamento e un esempio, al quale la politica di casa nostra dovrebbe ispirarsi, per cui il metodo diventa sostanza. Lo dico perché mentre in quel di Puglia si aprivano i lavori per il G7 a Roma alla Camera dei Deputati andava in onda un incontro di pugilato, vergognoso, degno dei paesi sud americani. Lo scontro è avvenuto sul tema della riforma dell’autonomia differenziata. Con questo voglio dire che la Carta costituzionale non può essere riformata a colpi di proclami propagandistici, o con aggressioni verbali e fisiche, ma ha bisogno di una visione d’insieme e condivisa, quantomeno dalle forze politiche in campo, e poi sottoposta al giudizio dei cittadini. Allora sig Presidente del Consiglio, rammenti alle forze politiche che sostengono il suo governo e anche alle opposizioni il metodo da Lei stessa usato e condiviso in quel di Borgo Egnazia, perché il metodo diventa sostanza.

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