Grillo, poco tenero con Conte, afferma che il Movimento 5 Stelle non esiste più

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‘Prendiamo atto del risultato, e senza girarci intorno riconosciamo che è un risultato molto deludente rispetto quella che è la valutazione del punteggio politico nazionale, potevamo far meglio, ma la valutazione dei cittadini è insindacabile’, così il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, commenta  il voto delle elezioni europee nella sede del partito in via Campo Marzio a Roma. Conte parla di avviare ‘una riflessione interna’ per cercare di approfondire le ragioni per cui il risultato non è come ci aspettavamo e speravamo. Il nostro impegno politico non marca nessuna battuta di arresto, anzi più di prima lavoreremo sul piano interno per l’alternativa a questo governo. Prendiamo atto che al livello europeo nel complesso le forze progressiste hanno tenuto bene, ma sicuramente c’è da interrogarsi, visto che il Movimento cercherà di far ‘valere’ il proprio peso ‘per un’Europa progressista. Non dipende da un appuntamento elettorale, per quanto ci riguarda il dialogo con le forze progressiste affidabili diventerà sempre più intenso man mano che dovremmo assumerci una responsabilità di offrire un’alternativa alle forze di governo che escono rafforzate da questo voto’.

Arriva poi per Conte il tornado delle dichiarazioni di Beppe Grillo: ‘È un momento storico, ho incontrato Conte, mi ha fatto un po’ tenerezza. Ha preso più voti Berlusconi da morto che lui da vivo’. È soltanto una delle frasi di Beppe Grillo nello spettacolo ‘Io sono un altro’,  a Fiesole (Firenze).

Per il co-fondatore dei 5S ‘non è più il momento di gridare, è l’epoca di Conte, è una persona moderata. Il Movimento che abbiamo fatto forse non c’è più, dicono che forse siamo vaporizzati, forse è la parola giusta. Abbiamo fatto delle cose meravigliose’. Il presidente del Movimento Cinque stelle è stato al centro di varie battute: ‘Deve capire che io sono essenziale e non so come andrà a fine con lui…’, ha sottolineato il garante.

Poi, il  riferimento di Grillo a Giorgia Meloni: ‘Non abbiamo più lo psiconano. Abbiamo la psiconana, con dei tailleur terribili e le giacche che gli ha dato la Merkel. Mi piace la psiconana ha anche senso dell’umorismo. La battuta che ha fatto a De Luca è stata strepitosa, l’avrei abbracciata. Dovremmo riconquistare un po’ di senso dell’umorismo poi basta che parli 15 minuti con Conte e ti passa, perché è un accademico, un professore, un avvocato’.

Grillo,   commenta la condanna confermata (ma con pena da ridurre) dalla Cassazione per Chiara Appendino per i fatti di Piazza San Carlo del 2017: ‘È l’unica condannata per una disgrazia a Torino, il prefetto e il questore no, la polizia no’.

Alle elezioni, ha osservato il co-fondatore, ormai ‘il 50% delle persone non va a votare, loro hanno il 30%, che vuol dire il 30% del 50%. Noi abbiamo il 5%, ma è una democrazia?’. Per Grillo ‘quelli che sono andati a votare pensando di andare a votare e invece sono andati indietro di 70 anni. Forse il darwinismo è al contrario, ha selezionato i peggiori e tutti quelli che ho mandato a fanculo sono andati al governo’.

L’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha avuto un colloquio di circa un’ora con Beppe Grillo all’hotel Forum di Roma, dove il fondatore del M5S soggiorna abitualmente quando è nella Capitale. Durante questo incontro, si è discusso del futuro del movimento, in particolare riguardo agli obiettivi e alle regole interne del M5S dopo il risultato deludente delle elezioni europee.

Questi incontri e riflessioni rappresentano un momento cruciale per il M5S. Il movimento si trova a dover affrontare una serie di sfide e decisioni importanti per il suo futuro. Tuttavia, con la guida di figure come Grillo e Conte, il M5S sembra essere pronto ad affrontare queste sfide con determinazione e visione.

All’Hotel Forum di Roma l’incontro fra il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, e il fondatore e attuale garante Beppe Grillo. ‘Non vi fate troppi film’, ha detto Conte ai cronisti che gli hanno chiesto se si va verso una radicale trasformazione delle regole interne. Nelle discussioni interne che si stanno sviluppando a seguito del risultato elettorale deludente raccolto dai 5 stelle nelle elezioni europee, in molti hanno criticato le scelte fatte sulle liste e chiesto di rimuovere le rigidità che impediscono di ricandidare i parlamentari che hanno già fatto due mandati.

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